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Sant’Egidio, trovato in casa con due armi non registrate: condannato

Sant’Egidio, trovato in casa con due armi non registrate: condannato

TERAMO, 9 marzo – Nel 2015 erano stati arrestati dopo essere stati trovati in casa con  due pistole non registrate di provenienza estera, finendo successivamente a processo uno per il reato di detenzione di armi clandestine e l’altro per il reato di spaccio. Processo che questa mattina si è concluso con  la condanna ad un anno e tre mesi, per il reato di detenzione di armi clandestine, per Nicola De Luca, 64enne di Civitella,  con i giudici che hanno disposto anche la confisca delle armi e delle relative munizioni, e l’assoluzione “per non aver commesso il fatto”  dell’altro imputato, Artan Duraj, albanese di 27 anni, che doveva rispondere solo di spaccio.

All’epoca dell’arresto i Carabinieri di Sant’Egidio erano andati a notificare un’ordinanza di custodia cautelare per spaccio all’albanese, che aveva preso una casa in affitto da De Luca. Al loro arrivo, nel corso della perquisizione seguita al tentativo di fuga di Duraj, avevano trovato nell’appartamento anche lo stesso De Luca, che stava nascondendo sotto il bombolone del gas una busta dentro la quale custodiva  una calibro 32 Special e una 357 Magnum a tamburo oltre a 150 proiettili per la special ed un paio di manette.

Da qui l’arresto di entrambi. Oggi la sentenza, con la condanna per De Luca e l’assoluzione per l’albanese.

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