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Apocalisse Abruzzo: terremoto, neve e esondazioni. La regione è in ginocchio

Apocalisse Abruzzo: terremoto, neve e esondazioni. La regione è in ginocchio

L’AQUILA, 18 gennaio – Apocalisse in Abruzzo, in una giornata che difficilmente sarà possibile dimenticare. L’intera regione è in ginocchio a causa del concatenarsi di una serie di criticità legate al terremoto, alla neve e all’esondazione dei fiumi: al momento si contano un morto, un disperso e diversi feriti, ma il bilancio rischia di aggravarsi a causa della slavina che avrebbe investito l’Hotel Rigopiano nell’omonima località del Pescarese. In tutte e quattro le province, in queste ore, si stanno verificando crolli, allagamenti e blackout elettrici. Numerosi centri risultano isolati e completamente sommersi dalla neve. Nel Pescarese, intanto, i fiumi hanno raggiunto livelli di guardia e diversi corsi d’acqua sono esondati. Intanto sono scattate le prime evacuazioni da vari centri abitati.


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VALANGA SPAZZA VIA L’HOTEL RIGOPIANO, SI TEMONO 35 VITTIME

 


SISMA E MALTEMPO: SLAVINA SULL’HOTEL RIGOPIANO

L’intero Abruzzo è con il fiato sospeso per quanto sta accadendo a Rigopiano, nell’omonimo hotel che ospita circa 20 persone e che sarebbe stato investito da una slavina, probabilmente provocata dalla combinazione tra la neve e le scosse di terremoto. Secondo le prime testimonianze, una parte della struttura avrebbe ceduto. In queste ore i soccorsi stanno cercando di raggiungere la struttura.

SISMA: QUATTRO FORTI SCOSSE

La mattinata è stata caratterizzata da quattro forti scosse di terremoto, con epicentro nell’Aquilano, di magnitudo comprese tra 5.1 e 5.4. Numerose repliche si sono registrate tra una scossa e l’altra, continuando a far tremare la terra e seminando il panico tra i cittadini. L’epicentro è nella zona che comprende Montereale, Capitignano, Pizzoli e Barete: per fortuna al momento non si registrano danni alle persone, anche se sono stati segnalati alcuni crolli a Campotosto e anche ad Aringo e Poggio Cancelli, località di montagna sulla strada tra L’Aquila e Teramo. Le scosse sono state avvertite distintamente anche nel Teramano, nel Pescarese e nel Chietino.

SISMA: UN MORTO E GENTE IN FUGA NEL TERAMANO

A Castel Castagna, in provincia di Teramo, il crollo di una stalla ha provocato la morte di un uomo. Caos anche a Teramo città, dove si sono creati lunghi ingorghi stradali, causati dai tanti cittadini spaventati che hanno scelto di allontanarsi dalla città. Rischio disordini nel carcere di Castrogno, dove la tensione creata dal sisma, si somma alla mancanza di elettricità e riscaldamento prodotta dal maltempo. Inoltre sono state segnalate frane e smottamenti su molte strade provinciali della Pedemontana e una slavina a Prati di Tivo.  Isolati parzialmente o completamente i comuni di Castellalto, Valle Castellana, Isola del Gran Sasso, Castelli, Arsita, Bisenti e Cortino: in alcune di queste località si sarebbero verificati dei crolli, anche se al momento non si sa se ci sono dei feriti.

SISMA: A CAMPOTOSTO UOMO SOMMERSO DA SLAVINA PROVOCATA DAL TERREMOTO

Un uomo di 63 anni è rimasto sotto la neve, nella frazione di Ortolano, a causa di una slavina provocata dal sisma: i soccorsi sono al lavoro, ma sembrano esserci poche speranze di ritrovarlo in vita. Attualmente l’uomo è dato per disperso.

SISMA: PANICO E FERITI NELL’AQUILANO

Nell’Aquilano i cittadini, spaventati, vorrebbero allontanarsi dalle proprie abitazioni, ma nel frattempo è sopraggiunto il problema del maltempo, con la neve che oggi ha imbiancato il comprensorio. A Capitignano una donna di 81 anni ha riportato un trauma cranico, dopo essere caduta, mentre stava correndo per la paura del terremoto. A Montereale la gente sta scavando nella neve, che ha raggiunto un metro e 20 di altezza, nel tentativo di scappare. Evacuata la città di Pizzoli, località di quasi 4mila persone. Paura anche a L’Aquila, dove il sindaco ha decretato la chiusura di scuole e uffici. Il Coc ha messo a disposizione una serie di strutture per l’accoglienza delle persone che non volessero rimanere nelle proprie abitazioni.

NEL PESCARESE ESONDANO I FIUMI

Nel capoluogo adriatico, questa mattina alle 5, è esondato il fiume Pescara. Poche ore dopo, tra Montesilvano e Città Sant’Angelo, è esondato anche il Saline. Allarme anche per i fiumi Alento e Osento, e livello di preallarme per Tirino, Foro, Sangro e Sinello. Le piogge incessanti, unite allo scioglimento della neve, hanno infatti procurato la piena dei corsi d’acqua. A Pescara, Montesilvano e Francavilla si segnalano numerose strade allagate. Nel capoluogo adriatico scuole chiuse fino a lunedì e il sindaco Alessandrini pronto a chiedere lo stato di calamità.

EMERGENZA NEVE: 120MILA UTENZE  ANCORA SENZA LUCE

A causa dell’emergenza neve, intanto, oltre 120mila le utenze sono ancora senza luce in diverse zone della regione e in particolare nel Teramano, dove si concentra la maggior parte di utenze senza elettricità. Questi i tempi di ripristino annunciati: entro 12 ore, 9.000 clienti rialimentati e normalizzazione del servizio dell’Aquila; entro ore, 60.000 utenze rialimentate (Chieti 21.000, Pescara 13.000, Teramo 26.000); entro 48 ore, 40.000 ulteriori utenze rialimentate.  La Regione, intanto, ha annunciato che sta valutando di chiedere un risarcimento danni alla Terna.

EMERGENZA NEVE: UN MORTO E DANNI NEL TERAMANO

Situazione difficile nelle aree interne del Teramano, dove sono stati compiuti numerosi interventi di emergenza e si sono verificati molti crolli causati dalla neve. Ancora al buio larga parte del territorio. Crolli e problemi, aggravati dal sisma, in tutta la provincia.

EMERGENZA NEVE: L’AQUILA E MARSICA IMBIANCATE

Sotto la neve, da ieri notte, anche la Marsica e l’Aquilano, che finora erano state risparmiate dall’ondata di gelo: scuole chiuse sia a L’Aquila che in molti altri comuni del comprensorio, come a Sulmona, Pratola Peligna e molti centri della Marsica. Numerosi gli interventi di soccorso compiuti nelle ultime ore, a causa dell’isolamento di interi centri abitati.

EMERGENZA NEVE: ESERCITO A CHIETI

A Chieti, Lanciano e nelle zone circostanti le situazioni più critiche, con strade paralizzate e una spessa coltre di neve che continua a ricoprire città e paesi. Disposto ieri l’invio dell’Esercito, si spera che l’intervento dei militari possa contribuire a normalizzare la situazione. Nel frattempo proseguono frane e crolli: uno dei più clamorosi nella parte alta della città, in una zona densamente popolata, per fortuna senza conseguenze per i residenti.

EMERGENZA NEVE: CROLLI, FRANE E SLAVINE NEL PESCARESE

A Penne sono crollati un supermercato, una palazzina Ater e diverse stalle, mentre sono a rischio capannoni industriali, alberi e strade sommersi dalla neve. Segnalate numerose frane, voragini nelle strade e alberi caduti in strada. Problemi, interventi ed emergenze in tutto l’entroterra.

EMERGENZA NEVE: DUE INTOSSICATI A VILLA CELLIERA, SOCCORSI IMPOSSIBILI

Due persone intossicate da monossido di carbonio, probabilmente a causa di una stufa, sono completamente isolate a Villa Celliera, dove la neve ha raggiunto i tre metri e due tentativi di soccorso sono già andati a vuoto.

 

EMERGENZA NEVE: VAL VIBRATA CHIEDE STATO CALAMITA’

Intanto la Val Vibrata, attraverso il presidente dell’Unione dei Comuni Rando Angelini ha chiesto lo stato di calamità naturale, a causa “delle eccezionali nevicate che hanno flagellato il territorio in questi giorni”

EMERGENZA NEVE: ANCORA DISAGI PER LA VIABILITA’

Continuano i disagi alla viabilità: chiuso un  tratto della statale 16 Adriatica. Problemi anche sulla Statale 80 del Gran Sasso, a Montorio al Vomano; sulla Statale 260 Picente, nei pressi di Montereale e su un tratto della Statale 696 del Parco Regionale Sirente-Velino, nel comune di Torninparte. Chiuse al traffico la Statale 80 del Gran Sasso d’Italia, in provincia dell’Aquila, e la  Statale 5 Tiburtina Valeria tra Collarmele e Castelvecchio Subequo.

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