CHIETI, 7 ottobre – Associazioni di categoria e ambientalisti danno vita ad un gruppo di lavoro comune contro il progetto Megalò 2, il nuovo centro commerciale che dovrebbe sorgere a ridosso del fiume Pescara, in un’area che comprende i comuni di Chieti e Cepagatti, di fronte all’imponente edificio che dal 2005 ospita il Megalò. Da un lato Confesercenti, Cna, Casartigiani, Upa, Cia, consorzi Chieti C’entro e Le vie del commercio, dall’altro Legambiente e Wwf, si dicono “preoccupati dopo aver visionato il progetto”.

Il gruppo di lavoro fa sapere che “si riserva di intraprendere tutte le azioni tese a tutelare il territorio da un’ulteriore speculazione che avvantaggerebbe pochi”. In particolare, a finire nel mirino del fronte del “no”, è l’impatto ambientale che rischierebbe di essere prodotto in una zona ad altro rischio:

“L’opera impone un ulteriore intervento invasivo sull’argine del fiume Pescara, nonostante l’evacuazione del 2013 per rischio allagamento, nonostante tutti gli scandali che riguardano un’area tra le più cementificate d’Italia e nonostante le finalità del progetto siano in completa antitesi con il progetto Prusst di riqualificazione e sviluppo sostenibile – spiegano le associazioni in una nota -. Si continua a perseverare in un’iniziativa che avrà conseguenze incalcolabili sia sotto il profilo paesaggistico ed ambientale, sia sul piano dei danni al commercio cittadino e alle piccole e medie imprese del territorio e sia da un punto di vista sociale”.