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Atessa, protesta contro l’impianto di trattamento dei rifiuti sanitari. Giovedì sit in a L’Aquila

Atessa, protesta contro l’impianto di trattamento dei rifiuti sanitari. Giovedì sit in a L’Aquila

ATESSA, 13 marzo – Un sit in davanti gli uffici regionali di via Salaria Antica Est, a L’Aquila, per dire no all’impianto di trattamento di rifiuti ospedalieri in contrada Saletti di Atessa. Ad organizzarlo, per giovedì mattina alle 10, in concomitanza con la conferenza dei servizi prevista dal procedimento autorizzatorio dell’impianto di trattamento di rifiuti ospedalieri in contrada Saletti di Atessa, le associazioni ambientaliste Legambiente, Noimessidaparte e Wwf.

“Si tratta di un complesso industriale destinato, nelle intenzioni della ditta proponente, a trattare 20mila tonnellate l’anno di rifiuti ospedalieri a rischio infettivo e 4500 tonnellate l’anno di rifiuti pericolosi – scrivono le associazioni – Una proposta che il territorio ha respinto, ritenendola tra l’altro una beffa per un’area che vede a rischio riduzione l’assistenza sanitaria per il ridimensionamento del proprio ospedale e contemporaneamente si sente minacciato dal potenziale arrivo di rifiuti sanitari da ben oltre i confini regionali visto che l’Abruzzo ne produce complessivamente meno di un quarto  di quelli che dovrebbero essere trattati nell’impianto”.

Della questione si era discusso già il 6 marzo, nel corso di un’assemblea pubblica ad Atessa nel corso della quale  i cittadini e l’amministrazione comunale,  insieme alle tre associazioni, avevano espresso la ferma contrarietà al progetto. Contrarietà che adesso vogliono ribadire con il sit in  convocato per giovedì davanti agli uffici della  Regione.

“L’impianto – ricorda il presidente di Noimessidaparte Marco Severo – ha acceso una discussione tra i cittadini che hanno riconosciuto l’importanza di una gestione complessiva dell’intera Val di Sangro e dell’area industriale per la quale c’è bisogno di una programmazione che possa creare una possibile armonia tra industrie e ambiente, tenendo nel giusto conto le esigenze e le opinioni dei cittadini e di coloro che sono stati eletti per rappresentare la comunità locale”.

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