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Atri, maltrattamenti in famiglia: divieto di avvicinamento per un giovane

Atri, maltrattamenti in famiglia: divieto di avvicinamento per un giovane

ATRI, 21 febbraio – Maltrattamenti, violenze, ingiurie. Perpetrate nei confronti della moglie anche davanti ai figli di 8 e 4 anni. Atteggiamenti violenti che sono costati ad un 29enne straniero il divieto di avvicinamento nei alla donna, disposto dal Tribunale di Teramo su richiesta della Procura e notificato al giovane dagli agenti del commissariato di Atri.

L’attività di indagine che ha portato all’emissione del provvedimento era scaturita da un intervento della volante del Commissariato che, nell’agosto del 2017, era stata chiamata dalla stessa donna dopo l’ennesima lite familiare.

Lite nel corso della quale la giovane era stata ripetutamente ingiuriata e percossa.

Da qui l’apertura di un fascicolo a firma del pm Silvia Scamurra, con le indagini che avevano portato gli agenti a raccogliere numerose conferme della condotta violenta dell’uomo il quale, nonostante la separazione di fatto con la moglie, aveva continuato nei suoi atteggiamenti arrivando anche a pedinarla sul lavoro e a creare tensione nella gestione dei figli minori.

Tanto che su richiesta della Procura il gip del Tribunale di Teramo, ieri sera, ha emesso a carico del 29enne un provvedimento di divieto di avvicinamento ad una distanza inferiore a 500 metri dalla donna: dunque dall’abitazione, dai luoghi di lavoro e di svago, nonché da qualunque altro luogo in cui la donna sia presente, con la prescrizione per l’indagato di non comunicare con lei attraverso qualsiasi mezzo, salvo che per definire modalità di incontro dei figli minori.

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