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Avezzano, il Tar accoglie il ricorso di Di Pangrazio. De Angelis perde la maggioranza

Avezzano, il Tar accoglie il ricorso di Di Pangrazio. De Angelis perde la maggioranza

AVEZZANO, 12 ottobre – Quello dell'”anatra zoppa”, che fino a poche ore fa era solo uno spettro adesso è diventato realtà: il Tar dell’Aquila ha infatti accolto il ricorso presentato dall’ex sindaco Gianni Di Pangrazio sul conteggio dei seggi assegnati alla coalizione del sindaco Gabriele De Angelis all’indomani delle elezioni, assegnando 13 seggi alla coalizione di centrosinistra e 9 a quella del centrodestra. Un ricalcolo che di fatto lascia il sindaco senza maggioranza.

Secondo il ricorso presentato per Di Pangrazio dall’avvocato Vincenzo Cerulli Irelli, l’attribuzione dei seggi, pur privilegiando il principio di governabilità, non ha rispettato il risultato ottenuto dal centrosinistra nel primo turno. La coalizione che sosteneva l’ex sindaco aveva infatti superato il 50% dei voti.

Al ballottaggio si era poi imposto Gabriele De Angelis e il Tribunale di Avezzano aveva assegnato al centrosinistra 6 seggi su 24.

Anche altri due consiglieri di opposizione Leonardo Casciere (lista civica) e Francesco Eligi (Movimento cinque stelle) avevano presentato ricorso.

“La democrazia è stata ripristinata – ha detto Giovanni Di Pangrazio – In questo modo – la città ha avuto giustizia”.

De Angelis da parte sua non molla e, attraverso il suo portavoce, Roberto Alfatti Appetiti fa sapere che:

“Per noi nulla è cambiato e pertanto il sindaco continuerà a governare con rinnovata determinazione, senza perdere un solo minuto in sterili polemiche, nell’interesse esclusivo della città. “Gli avezzanesi hanno scelto Gabriele De Angelis quale sindaco di una città – afferma il portavoce in una nota – che non può permettersi di restare senza guida in un momento così delicato; l’imperativo era e rimane realizzare il programma di mandato che gli elettori hanno premiato a larga maggioranza”.

Non ci saranno dunque dimissioni da parte di Gabriele De Angelis:

“Il sindaco – si legge nella nota – lo farà senza distrazioni, fino alla sentenza del Consiglio di Stato la cui giurisprudenza è chiarissima: non ci sarebbe elezione diretta del sindaco se il principio di governabilità non venisse garantito; auspichiamo – conclude la nota – che l’ irresponsabilità di chi, piuttosto che accettare il risultato, ha cercato impercorribili rivincite senza considerare le conseguenze di una fase commissariale che provocherebbe danni incalcolabili, venga sconfessata dal Consiglio di Stato. In tal caso, ognuno si assumerà le proprie responsabilità”.

Analogo problema potrebbe crearsi ora al Comune dell’Aquila.

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