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Bankitalia fa i conti all’Abruzzo: la ripresa economica c’è, ma è ancora moderata

Bankitalia fa i conti all’Abruzzo: la ripresa economica c’è, ma è ancora moderata

PESCARA, 15 novembre – I passi sono ancora lenti e le difficoltà ancora molto presenti. Ma il rapporto di Banca d’Italia in corso di presentazione a Pescara, continua a segnalare una moderata ripresa dell’economia sul territorio. Note positive arrivano dall’aumento delle vendite e della produzione, dalle modifiche al rialzo della spesa programmata dalle aziende, dalla crescita dell’export, dal lieve progresso dell’occupazione e dal miglioramento delle condizioni creditizie.

Le criticità restano nel settore delle costruzioni: l’attività produttiva continua ad essere frenata dalla debolezza degli investimenti in nuova edilizia residenziale, nonostante una ripresa delle compravendite di immobili.
Dall’indagine emerge che nell’industria manifatturiera gli ordini hanno registrato un’espansione sia nella componente estera sia in quella interna; a questo si è accompagnato un aumento delle vendite e della produzione, più pronunciato per le imprese di maggiori dimensioni. Nel terziario, segnali di consolidamento della ripresa arrivano dai comparti del turismo e dei trasporti.

Export cresciuto dal 7,3% al 13,6%, con il consolidamento della domanda nei Paesi Ue e con la ripresa delle vendite negli Stati Uniti e nei Paesi asiatici. Il numero degli occupati è cresciuto dell’1,6%; la cig è scesa del 44% e il tasso di disoccupazione è passato dal 13,1% al 12,1%. I prestiti bancari sono cresciuti dell’1,1%. Nel complesso, la situazione è migliore per le aziende di dimensioni più grandi, mentre fanno ancora fatica ad agganciare la ripresa le piccole e medie imprese.

Alla presentazione del rapporto ‘L’economia dell’Abruzzo’, in corso all’auditorium Petruzzi, stanno partecipando, tra gli altri, il direttore regionale di Bankitalia, Luigi Micco, il ceo di Valagro spa, Giuseppe Natale, e l’economista Giuseppe Mauro.

— AGGIORNAMENTO —

A far sì che i segnali di ripresa possano essere considerati stabili, secondo Bankitalia, sono le esportazioni: l’Abruzzo si colloca al terzo posto della classifica delle regioni per per contributo alla dinamica dell’export nazionale, con dati migliori della media italiana. Se per il 50% l’export abruzzese dipende dai trasporti e dal polo automotive, l’altra metà è frutto delle esportazioni di macchinari, elettronica (con il polo della Marsica), prodotti in metallo e chimica-farmaceutica.

Cresce leggermente l’occupazione, anche con un aumento dei contratti a tempo indeterminato, ma c’è comunque un rallentamento rispetto allo scorso anno determinato dalla cessazione degli incentivi. L’incremento del credito riguarda anche i prestiti alle famiglie (+2,4%); scesi, inoltre, i tassi di interesse praticati dalle banche. L’incidenza delle nuove sofferenze (3,8%) continua però a collocarsi su livelli superiori rispetto al dato nazionale.

“Si conferma il moderato recupero dell’economia abruzzese che si colloca a mezza via tra le regioni settentrionali e quelle meridionali – commenta il direttore regionale di Banca d’Italia, Luigi Micco – Dati positivi soprattutto per le imprese orientate all’esportazione, in particolare verso altri paesi Ue, Stati Uniti e Asia. C’è una ripresa anche dell’attività farmaceutica e qualche segnale positivo per il turismo. Il settore dell’edilizia presenta ancora dei problemi”.
“I segnali di ripresa sono un po’ più diffusi rispetto ai periodi precedenti – afferma Valter Di Giacinto, di Bankitalia regionale – ma le piccole imprese soffrono ancora. Devono saper puntare sui bandi e sugli incentivi che ci sono per la ricerca e lo sviluppo. Ricerca, innovazione, internazionalizzazione, le politiche industriali ormai vanno in questa direzione. Ci auguriamo che anche le nostre piccole imprese sappiano trarne beneficio perché sarebbe davvero la svolta”.

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