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Bara bianca e abito da sposa. Gran folla per l’ultimo saluto a Jennifer /VIDEO-FOTO

Bara bianca e abito da sposa. Gran folla per l’ultimo saluto a Jennifer /VIDEO-FOTO

PESCARA, 9 dicembre – Una grande foto di Jennifer alla destra dell’altare, con gli occhi che sembrano guardare la bara bianca. “Sarai per sempre nei nostri cuori”, la scritta che la ricorda. Da morta Jennifer indossa l’abito che forse aveva sempre sognato, un vestito bianco da sposa.

C’è tanta gente alla chiesa del Beato Nunzio Sulprizio, a Pescara, per i funerali di Jennifer Sterlecchini, la ragazza di 26 anni accoltellata dal suo ex compagno, Davide Troilo, durante una lite. Tanta che la chiesa non riesce a contenere la folla e molti sono rimasti fuori.

All’ingresso della chiesa gigantografie di Jennifer, sempre sorridente.

Don Valentino e don Giorgio hanno avuto parole di affetto e speranza verso la famiglia e gli amici:

“La rabbia non deve lasciare spazio alla vendetta, – ha  detto don Valentino – che è come un cancro, uccide chi la prova, non gli altri. La giustizia farà il suo corso”.

Amore e perdono, sottolinea don Giorgio:

“Chi ama veramente è capace di perdonare. Tutti abbiamo bisogno del perdono di Dio”.

Il silenzio assoluto che ha caratterizzato tutta la funzione si è interrotto solo per il lungo applauso dopo la lettura, da parte della nonna di Jennifer, di un Canto Navajo che la 26enne aveva trascritto e posizionato sulla tomba del padre, morto nel 205:

“Non avvicinarti alla mia tomba piangendo. Non ci sono. Non dormo li. Io sono come mille venti che soffiano. Io sono come un diamante nella neve, splendente. Io sono la luce del sole sul grano dorato. Io sono la pioggia gentile attesa in autunno. Quando ti svegli la mattina tranquilla, sono il canto di uno stormo di uccelli. Io sono anche le stelle che brillano mentre la notte cade sulla tua finestra. Perciò’ non avvicinarti alla mia tomba piangendo. Non ci sono. Io non sono morto. La tua principessa Jennifer”.

“C’è tanto dolore – ha detto don Valentino – e il dolore ci dice quanto abbiamo amato Jennifer. Nel cuore di diversi di noi c’è anche tanta rabbia, per questa grande ingiustizia, per questa grande cattiveria. Nel cuore di noi forse qualcuno ha anche dei sensi di colpa. Sono tutti stati d’animo che fanno parte di un momento come questo. Il dolore possiamo provarlo, ma non deve diventare una tomba. Non dobbiamo chiuderci dentro questo dolore perché Jennifer non lo avrebbe voluto, lei che amava la vita”.

Tre, secondo il sacerdote, gli insegnamenti lasciati da Jennifer, con la sua tragedia: “Ama la vita, scopri che senso ha la tua vita e non assolutizzare mai l’amore umano”, perché non bisogna “far mai diventare l’amore per una persona il senso della tua vita”.

Amici e conoscenti che non sono riusciti ad entrare hanno ascoltato quello che potevano della messa, ma hanno voluto aspettare per tributare a Jennifer un lungo applauso e liberare simbolicamente in volo una nuvola di palloncini bianchi.

Le offerte raccolte durante la cerimonia andranno ad un’associazione contro la violenza sulle donne. Al termine delle esequie è stato annunciato che giovedì 15 dicembre, alle 20, in piazza Unione, a Pescara, si svolgerà una fiaccolata; l’iniziativa è promossa dal centro antiviolenza Ananke.

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