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“Basta roghi”, Wwf e Legambiente chiamano a raccolta gli abruzzesi. Sit-in a Pescara il 2 settembre

“Basta roghi”, Wwf e Legambiente chiamano a raccolta gli abruzzesi. Sit-in a Pescara il 2 settembre

PESCARA, 30 agosto 2017 – Mentre l’Abruzzo brucia, ridotto in cenere da una miriade di incendi divampati in tutta la regione, la sua gente si ribella e chiede interventi straordinari, per porre fine ad uno scempio ambientale di immani dimensioni. Wwf e Legambiente si fanno interpreti di un sentimento di rabbia e indignazione, che in queste ore attraversa il popolo abruzzese e che si manifesta con forza sempre maggiore sui social network e sui posti di lavoro, nei bar e per le strade: le due associazioni chiamano dunque a raccolta, per sabato 2 settembre, in piazza sacro Cuore a Pescara, i cittadini che hanno a cuore le sorti del territorio. Nel segno dello slogan “Facciamoci sentire ! Basta roghi”, si terrà un sit-in aperto a tutti, che ha già raccolto diverse adesioni e che punta a chiedere alle istituzioni “scelte coerenti e non distruttive” e “un eccezionale impegno per rintracciare e punire i colpevoli dello scempio in corso”.

Le due associazioni rimarcano in una nota:

“Siamo di fronte a una situazione eccezionalmente drammatica: il 2017 è stato caratterizzato, già dai primi mesi dell’anno, da un andamento meteorologico con temperature massime elevate e lunghi periodi siccitosi. Una situazione nella quale hanno avuto facile esca gli incendi, aumentati quest’anno in maniera impressionante in tutta Italia, sia nel numero complessivo sia per quanto riguarda la superficie percorsa dal fuoco nel nostro Paese: secondo i dati di European Forest Fire Information (Effis), diffusi da Ispra, l’aumento da gennaio a oggi, rispetto alla media del decennio precedente, sarebbe del 260%”.

Quindi il caso abruzzese, uno dei più drammatici a livello nazionale:

“In Abruzzo, pur se il problema incendi non rappresenta certo una novità, visto che nel periodo 2007–2012 sono stati attraversati dalle fiamme ben 30 mila ettari di superficie, la metà dei quali coperta da boschi, la situazione di quest’anno è a livelli mai conosciuti prima. A confronto con quelli attuali, i pure notevoli numeri del 2016 appaiono assurdamente quasi confortanti: 89 incendi che hanno riguardato 87 ettari di bosco e 404 ettari di superficie non boschiva, secondo l’ex Corpo Forestale dello Stato. Una situazione allucinante – quella di quest’anno – aggravata proprio dalla gestione della riforma del Corpo Forestale dello Stato che, quanto meno sul piano della lotta agli incendi, non ha funzionato”.

Wwf e Legambiente lanciano dunque un appello ai cittadini:

“A fronte di questo quadro, far sentire la voce dei cittadini, chiedere scelte precise e coerenti a livello nazionale e locale, chiedere che la politica impari dai propri errori e sia capace, quando occorre, di correggere decisioni sbagliate, è la strada giusta. Per questo il sit-in a Pescara, città accogliente e facilmente raggiungibile, e non a Sulmona o nelle altre località vicine ai roghi, per non ostacolare il prezioso lavoro dei vigili del fuoco, delle forze dell’ordine, dei tantissimi volontari, compresi quelli che recentemente, organizzati dai Comuni e dalle Riserve regionali, si stanno impegnando nella sorveglianza dei territori”.

Con la manifestazione di sabato prossimo, gli ambientalisti intendono avanzare una serie di richieste alle istituzioni:

“Vogliamo chiedere ai Carabinieri Forestali e alla Magistratura di impegnarsi ancor più di quanto sempre fanno per stanare e punire questi criminali incendiari e gli eventuali loro mandanti; ai Parchi e alle aree protette di centuplicare gli sforzi in difesa della Natura e di adottare misure di prevenzione adeguate; alla Regione di dotarsi di un efficiente piano di sorveglianza e di intervento anti-incendi e di programmare il futuro ascoltando, non solo chi ha interesse a lavori in appalto, ma esperti indipendenti che indichino la strada giusta da percorrere; ai cittadini di segnalare tutto quanto vengono a sapere in merito a comportamenti scorretti o illegali che possano aiutare le forze dell’ordine a svolgere le indagini; agli organi di informazione nazionali, che solo dopo parecchi giorni si sono accorti di quanto stava accadendo in Abruzzo, di non inseguire lo scoop a ogni costo, ma di offrire ai cittadini la consueta corretta informazione, perché questa immane tragedia ambientale non si trasformi nell’occasione per ulteriori futuri scempi”.

Al sit-in sarà presente anche Mario Mazzocca, sottosegretario regionale con delega all’Ambiente e alla Protezione Civile:

“A lui chiederemo – fanno sapere Wwf e Legambiente – cosa sta facendo la Regione per arginare questo disastro e con lui ci confronteremo sulle scelte future post-emergenza”.

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