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Caccia, gli Atc Vomano e Salinello contro l’assessore regionale Dino Pepe

Caccia, gli Atc Vomano e Salinello contro l’assessore regionale Dino Pepe

TERAMO, 25 luglio – Una Regione disinteressata ai problemi del mondo venatorio, con la mancanza di confronto confermata dall’assenza dell’assessore regionale Dino Pepe all’incontro organizzato dagli Atc Vomano e Salinello. A puntare il dito contro l’amministrazione regionale i rappresentanti dei due ambiti di caccia, che sottolineano come ad oggi il calendario venatorio sia ancora un “discorso vuoto, con contenuti inappropriati, che necessita una forte accelerata e, soprattutto, l’integrazione con i suggerimenti avanzati agli uffici dell’assessorato in linea con quanto accade nel resto d’Italia”.

“Siamo soddisfatti della partecipazione di centinaia di cacciatori che hanno riempito la sala – ha sottolineato il presidente dell’Atc Vomano, Franco Porrini – abbiamo spiegato ancora una volta gli errori macroscopici commessi dagli uffici regionali, le violazioni di legge. Stupisce anche il clamore dell’assessore Pepe su una sentenza transitoria del Tar, in attesa che si entri nel merito della questione, che allude solo a presunti problemi di pubblica incolumità. Le esigenze del mondo venatorio, agricolo e ambientalista sono ben altre e siamo pronti a occupare gli uffici della Regione per far capire cosa accade in tutta Italia meno che in Abruzzo”.

Posizione condivisa anche dal presidente dell’Atc Salinello, Francesco Sabini:

“Ci troviamo di fronte a una amministrazione sorda – ha detto Sabini – incapace di dialogare, di confrontarsi in maniera civile. A pagarne le spese sono tutte le parti in causa. Sono contento che i consiglieri Sospiri e Mariani, a testimonianza che non è una questione di una parte politica ma di un problema che interessa tutti gli abruzzesi, hanno preso a cuore la questione e si sono offerti, ognuno per le proprie competenze, a seguire l’iter del piano faunistico venatorio”.

A sostegno delle rivendicazioni dei due Atc il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri, che ha accusato d’Alfonso di aver sconfessato le promesse fatte nel corso del primo incontro realizzato a Castelnuovo Vomano e il capogruppo del Pd Sandro Mariani che ha assicurato il suo impegno in consiglio regionale “al fine di licenziare un progetto che sia valido, condiviso, rispettoso delle normative vigenti e in linea con le altre regioni italiane, a cominciare da quelle che confinano con l’Abruzzo per evitare che a distanza di qualche centinaio di metri ci siano regole completamente opposte”.

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