Teramo
Stai leggendo
Canzano, perde la casa all’asta e minaccia il nuovo acquirente: condannato ad un anno e tre mesi

Canzano, perde la casa all’asta e minaccia il nuovo acquirente: condannato ad un anno e tre mesi

TERAMO,  16 marzo – Era finito a processo con l’accusa di tentata estorsione, con la Procura che gli contestava di aver cercato di rientrare in possesso della sua casa, andata all’asta, minacciando ed aggredendo il nuovo proprietario e alcuni suoi familiari. Un’accusa che oggi, al termine del processo davanti al Tribunale di Teramo, è stata derubricata in tentata turbata libertà degli incanti, con Antonio Cioci, difeso dall’avvocato Rachele Cozzi, condannato ad un anno e tre mesi.

Cioci, 48 anni, di Canzano,  è stato invece assolto dagli altri due reati che gli venivano contestati,  quello di danneggiamento e quello di lesioni, mentre è stato condannato al risarcimento di cinquemila euro in favore delle parti civili. Nei suoi confronti è stato inoltre revocata la misura del divieto di permanenza a Penna Sant’Andrea, dove vive il nuovo proprietario dell’abitazione.

Il pm aveva chiesto per l’uomo una condanna a 4 anni e 6 mesi.

I fatti contestati all’uomo risalivano al 2015, quando secondo il capo di imputazione avrebbe cercato di costringere il nuovo proprietario della casa,  anche con minacce di morte rivolte a lui e ai familiari, a rinunciare a perfezionare l’acquisto dell’abitazione o comunque a rilasciare l’immobile. All’uomo veniva contestato anche di aver sferrato un pugno al nuovo proprietario e di aver provocato lesioni all’avambraccio ad un suo familiare.

Mi sento...
Felice
0%
Orgoglioso
0%
Euforico
0%
Ok
0%
Triste
0%
Arrabbiato
0%