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Carichieti e Banca Etruria, stop alle domande dei rimborsi

Carichieti e Banca Etruria, stop alle domande dei rimborsi

PESCARA, 2 giugno – Stop alla possibilità di accedere al meccanismo di rimborso forfait per le obbligazioni azzerate con il salvataggio delle 4 banche, tra cui le vecchie Banca Etruria e Carichieti, oltre a Banca Marche e Carife. La finestra di proroga si è chiusa il 31 maggio e al Fondo interbancario (Fitd) sono state aperte poco più di 600 pratiche aggiuntive rispetto alle oltre 15mila ricevute entro gennaio. Finora il Fitd, che gestisce l’apposito fondo di solidarietà, ha liquidato 9mila pratiche restituendo ai risparmiatori oltre 110 milioni di euro.

Sono sopratutto piccoli e piccolissimi risparmiatori quelli che hanno chiesto il rimborso forfettario dei bond subordinati delle vecchie Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti. Oltre l’80% dei rimborsi riconosciuti ai risparmiatori delle 4 banche per le obbligazioni azzerate con il salvataggio di novembre 2015 è rappresentato infatti da assegni sotto i 20mila euro, secondo i dati disponibili al 29 maggio, due giorni prima che si chiudesse la finestra per presentare la domanda.

Delle 9mila pratiche liquidate dal Fondo interbancario di tutela dei depositi, che gestisce l’apposito Fondo di solidarietà, 7.693 riguardano infatti investimenti sotto i 20mila euro, e la maggior parte (5.837) hanno chiesto il risarcimento per meno di 10mila euro.

Solo una pratica si è conclusa con un assegno di rimborso oltre i 500mila euro e appena 9 per investimenti tra i 200mila e i 500mila euro.

Oltre la metà delle pratiche avviate dal Fondo riguarda risparmiatori della vecchia Banca Etruria (il 52,73%), seguita da Cariferrara (32,55%).

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