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Case mobili ‘richiudibili’, dall’Abruzzo la soluzione all’emergenza abitativa della Repubblica del Congo

Case mobili ‘richiudibili’, dall’Abruzzo la soluzione all’emergenza abitativa della Repubblica del Congo

PESCARA, 20 febbraio – Case ‘mobili’ di 36 metri quadri, autosufficienti dal punto di vista energetico e richiudibili in 75 centimetri di spazio, per poterle spostare in zone diverse del territorio. Sono ideate e realizzate in Abruzzo le unità modulari abitative che contribuiranno a risolvere i disagi abitativi e infrastrutturali della Repubblica Democratica del Congo. L’idea è della Saf Design di Lanciano, a cui il Governo del Paese africano si è rivolto. Mille le unità commissionate. Oggi la presentazione del prototipo, alla presenza del ministro congolese allo Sviluppo urbano ed edilizia abitativa, Joseph Kokonyangi Witanene, appositamente arrivato in Abruzzo.

Il ministro e la delegazione del Congo sono stati accolti a Lanciano dal sindaco Mario Pupillo.

“Siamo onorati ed orgogliosi che un’azienda lancianese sia protagonista di un progetto di livello internazionale teso a sviluppare politiche abitative di uno Stato sovrano, per questo e in nome dell’amicizia tra i popoli abbiamo accolto a Lanciano il Ministro Kokonyangi e tutta la delegazione governativa con grande piacere”, sottolinea Pupillo.

Dopo la presentazione del prototipo, la firma del ministro, che “rappresenta l’impegno da parte del mio Paese”. Presenti anche Paolo e Francesco Spoltore, della Saf Design.

“Il lavoro è stato svolto nel miglior modo possibile – osserva Kokonyangi – La questione degli alloggi per noi è fondamentale. Il problema è di tale portata che va risolto. Abbiamo più di 80 milioni di abitanti e c’è un’esplosione demografica. Solo la capitale conta più di 13 milioni di residenti”.

Il ministro poi si è spostato a Pescara, per un incontro con l’assessore regionale Donato Di Matteo.

“L’Italia è un Paese amico del Congo da quando il Congo è diventato indipendente; non solo buone relazioni diplomatiche, ma anche cooperazione economica non indifferente che va avanti da tempo”, dice Kokonyangi, ricordando che è grazie all’Italia se la regione più ricca del Paese ha l’energia elettrica e se in Congo c’è un grande impianto siderurgico da cui arrivano i materiali per costruire gli edifici.

Di Matteo si dice convinto che “con il Governo del Congo si possano aprire altri spazi di collaborazione, ad esempio sulla conservazione della biodiversità. E’ un territorio che ha grandi ricchezze e grandi potenzialità e sono felice di questo contatto”.

Apertura a cui il ministro risponde dicendo che “siamo molto interessati a cooperare con l’Abruzzo e lo si può fare anche dal punto di vista turistico”.

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