TERAMO, 13 dicembre – Si apre uno spiraglio per i lavoratori della Dg Capital service, con sindacati ed azienda di nuovo pronti a trattare.  E’ quanto emerso all’esito dell’incontro che si è svolto questo pomeriggio al tavolo delle relazioni industriali della Provincia e al quale hanno preso parte, oltre al presidente Renzo Di Sabatino anche l’assessore regionale alle attività produttive, il vicepresidente Giovanni Lolli e il sindaco di Castellalto, Vincenzo Di Marco.

L’azienda,  specializzata nella selezione e cernita di materiali da riciclo, ad agosto aveva dato avvio al licenziamento collettivo dei 79 dipendenti, ma oggi sarebbe disponibile a trattare per un’alternativa.

Questo a fronte di un incentivo all’esodo per chi decide di andare via. Se l’incentivo fosse accettato da almeno una ventina di dipendenti, l’azienda sarebbe disponibile anche a ritirare il contratto di prossimità,  attualmente applicato  a tutti,  per tornare a quello multiservizi.

“Abbiamo chiesto all’azienda di formalizzare la proposta emersa nel corso della riunione  – ha detto il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino – e ai sindacati e ai lavoratori di prendersi del tempo per riflettere: nel rispetto delle posizioni di ciascuno vogliamo fare il possibile per scongiurare i licenziamenti e mantenere aperto il sito produttivo”.

Sull’apertura dell’azienda è intervenuto anche il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli:

“Certamente siamo di fronte ad una ipotesi nuova – ha sotolineato – l’azienda ha fatto un passo avanti anche sulla base delle richieste avanzate dalle istituzioni locali che in queste settimane hanno lavorato ad una soluzione di mediazione”.

Particolarmente attento all’andamento della trattativa il sindaco di Castellalto, preoccupato per i riflessi occupazionali che coinvolgono direttamente il suo territorio e che in queste settimane ha più volte incontrato i vertici della Dg Capital service.

Al tavolo delle relazioni industriali hanno preso parte i rappresentanti sindacali aziendali, Diane Calvarese dei Cobas; Mirco D’Ignazio della Cgil, Alberto Di Battista della UGL , Emidio Angelini della Uil.