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Castelnuovo, vertenza Dg Capital: i sindacati chiedono un tavolo di crisi in Regione

Castelnuovo, vertenza Dg Capital: i sindacati chiedono un tavolo di crisi in Regione

TERAMO, 7 novembre – Dal tavolo in Provincia a quello in Regione. A chiedere l’intervento dell’assessorato regionale alle attività produttive in merito alla vertenza Dg Capital Service srl di Castelnuovo, azienda del gruppo Metalferro, sono i sindacati di categoria, che oggi, al tavolo del servizio relazioni industriali della Provincia, hanno firmato un verbale di mancato accordo nella trattativa per il licenziamento collettivo della maestranze.

L’azienda ha infatti ribadito ancora una volta la volontà, già esposta nell’incontro del 31 ottobre scorso, di voler cessare completamente l’attività entro il prossimo 31 dicembre e, conseguentemente, di licenziare i 79 lavoratori attualmente alle proprie dipendenze.

“Riteniamo che questa posizione aziendale di totale chiusura alle richieste da noi formulate con l’obiettivo di salvare i posti di lavoro, sia stata determinata anche da fattori esterni alla trattativa stessa – tuona il segretario provinciale della Fiom Cgil Mirco D’Ignazio – Nei mesi scorsi, infatti, l’azienda aveva manifestato la volontà di cercare una soluzione percorribile che non prevedesse la chiusura definitiva dello stabilimento. Si era ragionato sull’opportunità di un tentativo, da parte della Dg Capital, di cercare nuove commesse che consentissero di sopperire al rischio della perdita di due appalti inter-gruppo (perdita, peraltro, al momento non ancora certa) e sulla possibilità di utilizzare ammortizzatori sociali che aiutassero azienda e lavoratori in questa delicata fase. Nulla di tutto questo, al momento, è stato possibile”.

Una situazione a fronte della quale per il sindacato l’atteggiamento di totale chiusura adottato oggi dall’azienda è inaccettabile, anche a fronte dell’impatto sociale che 79 licenziamenti avrebbero in un territorio come quello teramano già fortemente colpito da una crisi che non accenna a passare.

“Per tali ragioni, chiederemo l’attivazione di un tavolo di crisi presso l’assessorato alle attività produttive della Regione Abruzzo – conclude D’Ignazio – La nostra provincia, infatti, non può permettersi di perdere neanche un posto di lavoro e vanno compiuti tutti gli sforzi possibili affinché non continuino ad essere i lavoratori a pagare una crisi che, sempre più spesso, sta diventando l’alibi per scaricare sui soggetti più deboli gli effetti di scelte di altri.La responsabilità sociale delle imprese deve tornare ad essere il punto centrale su cui costruire l’economia del nostro territorio, ancor più quando si tratta di azienda che, per garantire l’incremento occupazionale, hanno beneficiato di lauti finanziamenti pubblici come nel caso della Dg Capital”.

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