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Chieti, trans accoltellato durante un festino. Mix di vodka e cocaina alla base delle violenze

Chieti, trans accoltellato durante un festino. Mix di vodka e cocaina alla base delle violenze

CHIETI, 5 febbraio – Un mix di vodka e cocaina è alla base della violenza che ha portato all’accoltellamento, nella notte tra sabato e domenica scorsi, di un giovane transessuale colombiano, da parte di un 29enne di Casalincontrada, nel corso di quella che avrebbe dovuto essere una nottata di sesso, in un appartamento di Chieti Scalo, con alcuni transessuali contattati attraverso un sito di incontri.  E’ quanto hanno ricostruito gli inquirenti nel corso di una conferenza stampa.

Sulla base di quanto emerso, al festino avrebbero preso parte l’aggressore, un amico e tre transessuali, contattati su un sito internet e pagati tra i 250 e i 500 euro. La situazione sarebbe degenerata intorno alle 3 deCl mattino, quando il transessuale che poi verrà ferito si è rivestito per andare via, avendo notato che i suoi partner occasionali, causa l’assunzione di alcool e droga, sono diventati violenti.

Il transessuale finito in ospedale, con una prognosi di 40 giorni, è stato aggredito a colpi di coltello e percosso fino a riportare la rottura del setto nasale e dell’orbita. L’aggressore è stato arrestato dai carabinieri, con l’accusa di tentato omicidio, mentre si continua a vagliare la posizione di un giovane di Chieti, che era con il 29enne, ma che non avrebbe partecipato ai rapporti sessuali né all’aggressione.

La colluttazione è scoppiata tra il trans e il 29enne, mentre l’altro ragazzo sarebbe intervenuto per riportare la calma, ma con scarsi risultati. La situazione è infatti precipitata, al punto che il 29enne ha preso in cucina un coltello di ceramica, con una lama di 20 centimetri e ha colpito il colombiano, raggiungendolo tra l’altro sotto la mandibola. Il transessuale, dopo essere stato già bloccato una volta, è fortunatamente riuscito a lasciare l’appartamento gettandosi lungo le scale. Poi, sanguinante, è salito su un autobus per tornare a Montesilvano, dove risiede, ma l’autista del mezzo, che ha notato le macchie di sangue, ha avvertito i carabinieri.

Dopo avere trasportato in ospedale il ferito, i carabinieri hanno avviato le indagini, partendo da un numero civico, poiché il transessuale non è riuscito a fornire altre indicazioni. Nel frattempo l’aggressore e l’amico si sono recati a casa di quest’ultim: nel bagno sono stati lasciati il coltello e gli abiti sporchi di sangue. Una volta individuati dalle forze dell’ordine, i due hanno riferito l’accaduto, ammettendo la presenza del transessuale.

Qualcuno nel frattempo ha visto che il padre del 29enne, messo al corrente dei fatti, ha lavato le scale dell’edificio: dall’uomo, la cui posizione è pure al vaglio degli inquirenti per una eventuale ipotesi di favoreggiamento, è arrivata la conferma che è stato il figlio a utilizzare la mansarda quella notte.

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