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Cologna, strada killer: per la Provincia di Teramo servono risorse urgenti dal Governo per la viabilità

Cologna, strada killer: per la Provincia di Teramo servono risorse urgenti dal Governo per la viabilità

TERAMO,  20 novembre 2017 – Nel giorno dei funerali, a Bellante, del 27enne Mattia Loschiavo, morto sabato pomeriggio in un tragico incidente sulla provinciale 22, a Cologna Paese, la Provincia di Teramo interviene per esprimere cordoglio alla famiglia del ragazzo, sottolineando come la vicenda riproponga in tutta la sua drammaticità le contraddizioni di un ente, quello delle Province, che oggi di fatti non sono in condizioni di garantire i servizi essenziali.

Servizi quali appunto la manutenzione stradale, come sottolineato dal Presidente dell’Upi Achille Variati durante l’audizione in Parlamento sulla Legge di Bilancio 2018 con tanto di richiesta dell’istituzione di un fondo triennale di 500 milioni l’anno per gli investimenti sulle strade e della riserva per le scuole superiori del 30% delle risorse nazionali destinate all’edilizia scolastica.

“In queste circostanze il dolore e il cordoglio prevalgono su ogni altra valutazione – afferma il presidente Renzo Di Sabatino –  troppo tragico l’accaduto: naturalmente saranno gli inquirenti a stabilire le dinamiche dell’incidente ma non c’è conforto di sorta. Com’è noto la Provincia aveva in programma l’avvio di un cantiere proprio su quella strada rinviato di qualche giorno a causa delle precipitazioni atmosferiche della scorsa settimana. In questi mesi molte Province italiane, a causa della mancanza di risorse per le manutenzioni ordinarie, che sono quelle che garantiscono sicurezza e transitabilità, hanno chiuso le strade particolarmente ammalorate e imposto limiti a 30 chilometri orari. Una decisione drastica che comporta ulteriori disagi ad una moltitudine di cittadini. Anche noi stiamo pensando a misure simili, almeno fino a quando non si risolve la vertenza aperta dalle Province con il Governo con la restituzione delle nostre risorse; le entrate da Ipt e da addizionale Enel che incassiamo ma che devolviamo allo Stato”.

Oggi pomeriggio il consiglio provinciale approverà il bilancio di previsione, che prevede  circa 35 milioni di euro per il ripristino dei danni da terremoto e maltempo, che sono vincolati alla riparazione dei danni, ma appena 5 milioni e mezzo per la manutenzione ordinaria.

“Una situazione insostenibile e contraddittoria – conclude Di Sabatino – che se non trova una soluzione ci metterà di fronte a scelte obbligate”.

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