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Crollo della piccola impresa la Cna apre la vertenza Abruzzo. A Chieti la crisi si sente di più

Crollo della piccola impresa la Cna apre la vertenza Abruzzo. A Chieti la crisi si sente di più

PESCARA, 27 ottobre – La Cna è pronta ad aprire la “vertenza Abruzzo“, per ottenere dalla Regione quelle misure di sostegno necessarie a un’inversione del trend negativo del settore. Una crisi che emerge in tutta la sua durezza dallo studio realizzato da Aldo Ronci proprio per la Cna e che evidenzia, in un panorama già di per sé preoccupante,   il ruolo da cenerentola della provincia di Chieti nel segmento della micro-impresa italiana.

I numeri, come sempre, sono impietosi. Dice Ronci:

“Le imprese artigiane, tra gennaio e settembre hanno subito una flessione di ben 514 imprese. Un numero che segna un lieve miglioramento rispetto al dato dello stesso periodo dell’anno scorso (-683), ma che in percentuale vale l’1,60%, ovvero il doppio di quello medio italiano (-0,82%), realizzando il secondo peggior risultato tra le regioni italiane dopo il Molise”.

Lo studio è stato presentato nella sede della Cna Abruzzo, alla presenza del presidente e del direttore regionale della confederazione artigiana, Italo Lupo e Graziano Di Costanzo, oltre che del presidente e del direttore della Cna di Chieti, Savino Saraceni e Letizia Scastiglia.

I dati analitici sono ancora più spietati, tanto che il Chietino, storico baluardo industriale d’Abruzzo, si ritrova a realizzare il peggior risultato in assoluto del Paese: a chiudere i battenti sono state 218 imprese artigiane; decrementi meno consistenti sono stati registrati a Pescara (-78), Teramo (-99) e L’Aquila (-119).

La crisi del Chietino attraversa tutti i settori: nelle costruzioni (-78) la caduta risulta inferiore all’Aquila (-88) e a Teramo (-87), e’ nel manifatturiero (-66 complessivo, con ‘contributi’ particolarmente pesanti nella produzione di metalli e legno) e nei trasporti (-24) che si delinea con nettezza la crisi che segna il territorio della provincia.

“In questa difficile situazione – si legge in una nota della Cna – per il comparto dell’artigianato, la Cna si appresta ad aprire con la Giunta D’Alfonso e con l’assessore alle Attività produttive, Giovanni Lolli, un confronto a 360 gradi (il primo incontro è fissato per la metà del mese di novembre)  sulle misure strategiche di sostegno alla micro impresa, oltre quelle legate a credito, innovazione, formazione e internazionalizzazione che già trovano copertura nel ‘Patto per lo Sviluppo’, nel ‘Por-Fesr’ e nel Fondo sociale europeo. Il ‘pacchetto’ di interventi richiesti dalla confederazione artigiana comprende misure di sostegno specifiche dedicate alla trasmissione d’impresa (troppe aziende ancora valide chiudono i battenti perche’ non trovano giovani interessati a rilevarle), alle start-up innovative (molte micro imprese chiudono dopo i primi tre/cinque anni di vita, alle botteghe scuola (insostituibile momento formativo finito nel dimenticatoio) ai centri di assistenza tecnica (Cat), all’artigianato artistico e di qualita’”.

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