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D’Alfonso capolista al Senato in Abruzzo. Vuole il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

D’Alfonso capolista al Senato in Abruzzo. Vuole il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

PESCARA, 11 gennaio – Luciano D’Alfonso è pronto a giocarsi la partita della vita. Si candiderà al Senato, come capolista al proporzionale, nel collegio unico regionale. Dunque seggio blindato ed elezione sicura. Ma la partita vera è un’altra, quella per un posto da  ministro, possibilmente delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Una partita per la quale si allena ormai da anni. Le prove generali sono state fatte proprio in Abruzzo, a Pescara, dove D’Alfonso può intitolarsi, tra le altre cose, le realizzazione del Ponte del Mare e del Ponte Flaiano, due opere dal grande valore simbolico e di forte impatto sull’opinione pubblica, nella città più grande d’Abruzzo. Poco importa che altri rivendichino la primogenitura dei due ponti.

d'alfonso, toto

Anche la recente battaglia contro il caro pedaggi su A24 e A25, che per la prima volta ha visto il presidente della Regione entrare in rotta di collisione con l’amico di famiglia Toto, rappresenta un segnale esplicito. La carriera politica viene prima.

Senza contare che, sul proprio profilo Facebook, Luciano D’Alfonso non si qualifica come “politico” o come “presidente della Regione”, ma come “esperto di Infrastrutture”. Un’ambizione e una passione alla luce del sole.

Naturalmente, però, la conditio sine qua non per la conquista di un posto nel Governo è che il Pd vinca le elezioni. Un risultato che non appare affatto scontato.

Dopo mesi di melina, ad ogni modo, D’Alfonso questa mattina è uscito allo scoperto:

“So che il mio partito, a livello nazionale e regionale, sta valutando di chiedermi la candidatura. Io sono fermo a quello che ho dichiarato anche prima di Natale: sono contento di fare il presidente della Giunta regionale, lo voglio fare fino alla fine e chi mi chiede di candidarmi al Senato, quindi alle politiche, mi deve spiegare qual è la convenienza per l’Abruzzo e gli abruzzesi. So che mi verrà specificato questo e sono in attesa”.

La chiave per decriptare la dichiarazione del governatore – in perfetto dalfonsese – è contenuta nell’ultima frase: “So che mi verrà specificato questo e sono in attesa”.  Come a dire che i giochi sono fatti e siamo alla limatura dei dettagli.

D’altro canto non è possibile escludere colpi di scena, perché di nemici, in Abruzzo e nel suo partito, in questi ultimi anni D’Alfonso se ne è fatti tanti. Difficile, però, che un Pd alle prese con una pesante emorragia di consensi – certificata da tutti sondaggi – possa fare a meno delle influenze e della base elettorale portata in dote dal governatore abruzzese. D’Alfonso, insomma, è in rampa di lancio. I propositi di rinnovamento e “rottamazione” del Renzi delle origini possono attendere.

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