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Di Francesco: “Il mio cuore era a Rigopiano”. Donatelli: “Era meglio non giocare”

Di Francesco: “Il mio cuore era a Rigopiano”. Donatelli: “Era meglio non giocare”

PESCARA, 22 gennaio – Anche negli spogliatoi dell’Adriatico, al termine di Pescara-Sassuolo, il primo pensiero è per la tragedia dell’Hotel Rigopiano.

Il tecnico dei biancazzurri Massimo Oddo è squalificato e al suo posto si presenta in panchina l’allenatore in seconda Marcello Donatelli:

“Forse si sarebbe potuto evitare di giocare, ma è una situazione che non è dipesa da noi. I ragazzi sono rimasti molto colpiti, perchè noi tutti conoscevamo bene la struttura e i suoi proprietari, e tra di noi si è parlato molto di questa cosa. I ragazzi hanno dato tutto, avremmo voluto dare almeno questa piccola gioia alla comunità abruzzese, ma purtroppo non ci siamo riusciti”.

Il Pescara è a 12 punti dall’Empoli quart’ultimo in classifica, ma secondo Donatelli i giochi non sono chiusi:

“Se ci crede il Crotone, che ha pareggiato a Genova e a ha solo un punto più di noi, non vedo perchè non dovremmo crederci noi, che abbiamo anche una partita da recuperare. Realisticamente è difficile, il distacco è grande, ma noi non molliamo”.

Bizzarri è sul banco degli imputati, ma il secondo di Oddo non vuole sentir parlare di critiche ai singoli:

“Non mi interessano gli errori individuali, ognuno di noi evidentemente ne commette”.

Sulla prestazione della squadra, invece:

“Abbiamo disputato una partita generosa, contro una squadra difficile da affrontare. Eravamo riusciti a pareggiarla e poi abbiamo preso il secondo gol nel nostro momento migliore”.

Sul fronte opposto, anche il primo pensiero del tecnico del Sassuolo, il pescarese Eusebio Di Francesco, è per la tragedia dell’Hotel Rigopiano:

“Sono stato tutto il tempo attaccato alla televisione per seguire gli eventi e mi sono commosso per il salvataggio di un bambino. Il mio cuore era qui”.

Sul campo, però, Di Francesco non ha avuto pietà della sua ex squadra:

“Il calcio è un’altra cosa ed io, con professionalità, ho cercato di fare il massimo per far vincere la mia squadra. Il rispetto per l’altra squadra si dimostra anche così”.

Il tecnico dell’Empoli invita il Pescara a non mollare:

“Sicuramente la vittoria dell’Empoli ha tagliato le gambe a tutte le inseguitrici, però dire che la partita sia chiusa è sbagliato. Chi è sotto è giusto che ci creda e  che combatta fino alla fine per provare a compiere il miracolo. La gente anche qui vuole vedere questo. E’ ovvio che è difficile, ma non bisogna mollare”.

Infine un giudizio sulla squadra biancazzurra:

“Le alchimie tattiche sono cambiate tantissimo. Nel mercato di gennaio il Pescara ha cercato di mettere in rosa molti giocatori di esperienza. Oggi ne aveva diversi fuori, ma magari già più avanti riusciranno a dare il loro apporto. E’ chiaro che è un Pescara meno sbarazzino e meno spensierato rispetto all’andata”.

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