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Discarica di Bussi: il Ministero boccia di nuovo Edison e detta i tempi di lavoro

Discarica di Bussi: il Ministero boccia di nuovo Edison e detta i tempi di lavoro

PESCARA, 19 dicembre – La conferenza dei servizi istruttoria al ministero dell’Ambiente ha bocciato di nuovo per esaminare i progetti presentati da Edison per la bonifica della discarica Tremonti di Bussi Officine e dell’ex area industriale di Piano d’Orta. Su alcuni aspetti sarà avviata una verifica “sul campo”.

Soddisfazione da parte di Legambiente, Bussi ci riguarda, Wwf e Forum H2O.

Per quanto riguarda la discarica Tremonti è stato chiesto a Edison di presentare entro il prossimo 31 gennaio un progetto definitivo complessivo per la rimozione totale dei rifiuti. In dettaglio dovranno essere previste diverse fasi di intervento, differenziate per le tre aree (nord, centrale e sud) del deposito.

“L’area nord  – sottolineano Legambiente, Bussi ci riguarda e Wwf – è quella che ha la più alta priorità, non solo perché contiene la parte più elevata di inquinanti ma anche perché le ultime indagini dell’Arta hanno evidenziato pericolo di inquinamento esterno. Su questa area si è deciso di sperimentare la tecnica del disorbimento termico proposta da Edison, da attuare subito attraverso una rapida autorizzazione da parte della Regione, come test pilota per verificarne l’effettiva capacità di azzerare i contaminanti. Una volta accertato il funzionamento di questa tecnica, la si potrà applicare su tutta l’area nord al fine di eliminare la contaminazione per poi passare alla successiva rimozione dei rifiuti. Una diversa strategia dovrà essere attuata per le due aree sud e centrale dove il progetto dovrà prevedere che si proceda all’immediata rimozione dei rifiuti. Il tutto dovrà avvenire con interventi in parallelo nelle varie zone in modo da accorciare i tempi. Quella del 31 gennaio del prossimo anno sarà infatti una conferenza di servizio decisoria in modo da arrivare finalmente alla bonifica”.

Diverso il trattamento per l’ex impianto di Piano d’Orta, con misure urgenti per il trattamento delle falde con l’emungimento e l’avvio di un protocollo per il controllo delle polveri, la rimozione dei rifiuti nelle aree libere da edifici e il completamento della caratterizzazione attraverso anche l’abbattimento da parte della ditta attualmente proprietaria (e quindi non di Edison) dei manufatti tuttora esistenti, ostativi alla bonifica.

Al di là dei primi interventi urgenti, si dovrà poi procedere alla bonifica definitiva con il relativo progetto da presentare entro il 20 febbraio.  Provincia di Pescara, insieme a Arta, Asl e Regione, hanno chiesto che ogni operazione sia accompagnata da indicazioni certe sui tempi e sulle date di svolgimento per poter effettuare in tutte le fasi i necessari controlli.

“Ci auguriamo – concludono Legambiente, Bussi ci riguarda e WWF – che i tempi siano rispettati e che la stringente azione positiva del Ministero porti finalmente a una bonifica attesa ormai da troppo anni”.

Giudizio positivo anche dal Forum H2O:

“Bisogna assolutamente recuperare il tempo perduto e il Ministero dell’Ambiente con queste frequenti riunioni pare finalmente volerlo fare”.

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