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Doppio incarico, Lolli si schiera con D’Alfonso: “Niente di scandaloso”

Doppio incarico, Lolli si schiera con D’Alfonso: “Niente di scandaloso”

L’AQUILA, 14 giugno – Nonostante la batosta elettorale del 4 marzo. Nonostante il doppio incarico del senatore e governatore abruzzese, negli ultimi mesi, abbia attirato critiche e sberleffi a livello nazionale. Nonostante si rischi una nuova debacle alle elezioni regionali. Nonostante tutto questo, e nonostante molto altro, nel Pd Abruzzese è come se non fosse successo nulla: i big del partito restano disciplinatamente al loro posto e fanno quadrato attorno a Luciano D’Alfonso. L’ultimo, in ordine di tempo, è il vicepresidente della giunta abruzzese, Giovanni Lolli, che pure, di tanto in tanto, era sembrato tentato dall’idea di smarcarsi e aprire una riflessione nel partito.

Questo il pensiero espresso oggi, da Lolli, sull’infinita querelle legata al doppio incarico del governatore:

“D’Alfonso sta rispettando la legge, sta facendo quello che la legge gli consente di fare. Non mi pare che ci sia niente di scandaloso”.

Una difesa d’ufficio, che però non appare affatto convincente. Al di là degli aspetti normativi, infatti, esistono questioni di opportunità politica e di galateo istituzionale, che D’Alfonso continua a calpestare, con la complicità dei principali esponenti del suo partito.

Lolli si spinge perfino oltre, arrivando ad accusare il Governo, per una vicenda che si sarebbe potuta risolvere con una semplice scelta di buon senso da parte del governatore:

“Capisco tutte le critiche, ma qui bisognerebbe criticare altri. Ancora non si sono determinate le Commissioni del Senato e il cittadino D’Alfonso, come gli altri 140 cittadini che si sono candidati in Italia e che sono in condizione di incompatibilità, sta ancora aspettando che si determinino le Commissioni, che si indichi qual è la Commissione per la verifica, che questa Commissione si riunisca e incominci a esaminare uno ad uno i casi. Siamo in attesa che ciò avvenga, dipende dal Senato”.

D’Alfonso, in realtà, è l’unico presidente di Regione a trovarsi in una situazione di incompatibilità caratterizzata dal doppio incarico. Una situazione che non gli è stata imposta, ma che corrisponde ad una scelta precisa, finalizzata ad assicurarsi la poltrona più comoda o almeno più stabile.

Ma Lolli insiste:

“Quando il Senato arriverà all’Abruzzo, valuterà e verificherà che c’è una situazione di incompatibilità e chiederà al cittadino D’Alfonso di scegliere. A quel punto, se lui deciderà di fare il parlamentare, il presidente decade, subentra il vicepresidente, ma entro un periodo stabilito dalla legge bisogna andare al voto. Tutto questo è regolato da leggi dello Stato italiano”.

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