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E’ Balsorano il comune più riciclone d’Abruzzo, Pescara maglia nera tra i capoluoghi

E’ Balsorano il comune più riciclone d’Abruzzo, Pescara maglia nera tra i capoluoghi

PESCARA, 6 dicembre – Poco più di 3.600 abitanti e una raccolta differenziata al 94 per cento: è Balsorano il comune abruzzese che guida la top ten dei territori più ricicloni d’Abruzzo. Mentre Pescara con i suoi 116.146 abitanti e uno striminzito 29,33 per cento si aggiudica la maglia nera tra i quattro capoluoghi.

Dalla classifica stilata da Legambiente e presentata nel corso di RiciclAbruzzo  viene fuori però che i comuni che hanno superato la quota del 65% per cento di raccolta differenziata sono diventati 81, il 26,56% del totale.

I buoni risultati arrivano soprattutto dalle cittadine più piccole e la provincia di Chieti si conferma, da questo punto di vista, leader sul territorio regionale, con ben cinque centri nella top ten: Fara San Martino, attestata al quarto posto, Orsogna, settima, che con i suoi 4000 abitanti è il Comune più grande del gruppo; Palena, Tornareccio e Monteferrante chiudono all’ottavo, nono e decimo posto.

Al secondo c’è un’altro centro in provincia dell’Aquila,e aquilano è anche Morino, al quinto posto. Cellino Attanasio e  Torano Nuovo, terza e sesta, sono le due cittadine che rappresentano la provincia di Teramo.

Teramo città, invece, si ritaglia un posto da leader tra i capoluoghi di provincia con la sua ricca quota del 62,07% in una realtà che supera i 54.000 abitanti, seconda è Chieti, con il 50,66%. Più staccata L’Aquila, con il 32,80%, ultima Pescara che, con il suo 29,33% mostra di avere più di un problema con la differenziazione dei rifiuti. Vedranno che risultati porteranno i nuovi provvedimenti assunti dall’amministrazione proprio in questi giorni.

I piccoli centri dicevamo sono i più virtuosi: degli 81 comuni che superano il 65% di differenziata solo Ortona ha più di quindicimila abitanti e Pineto e Cepagatti più di diecimila.

Al di là della top ten la provincia con più cultura del riciclo è Chieti, con le sue 46 cittadine, seguita da Teramo con 15, L’Aquila con 14 e a chiudere i 6 di Pescara.

Dodici infine sono i comuni rifiuti free, cioè quelli che oltre ad essere ricicloni producono meno di 75 chili annui per abitante di rifiuto secco indifferenziato. Si tratta di Palena, Crecchio, Balsorano, Archi, Pratola Peligna, Orsogna, Vacri, Morino, San Vincenzo Valle Roveto, Tollo, Loreto Aprutino, Casalincontrada. Anche in questo caso la parte del leone la fa la provincia di Chieti con sette comuni.

“Ora la vera scommessa – dichiara Giuseppe Di Marco, presidente Legambiente Abruzzo – è quella di far diventare tutto l’Abruzzo ‘Rifiuti free’ attraverso l’ulteriore crescita della raccolta differenziata, la tariffazione puntuale, l’aumento dei costi di discarica e un sistema impiantistico che metta al centro l’economia circolare e punti all’autonomia regionale. Quella dei Comuni ricicloni e dei Rifiuti free è una rivoluzione e una riforma anti-spreco che dimostra quanto l’economia del riciclo è già in parte in atto”.

Alla politica si chiede più attenzione:

“E’ ora di traghettare i tanti comuni ricicloni verso la nuova sfida della riduzione del secco residuo da avviare in impianti di incenerimento e in discarica, per accompagnarli verso la rottamazione di questo sistema impiantistico che ha caratterizzato gli anni ’90 e 2000.  – conclude Di Marco – Per realizzare ciò oltre all’impegno delle amministrazioni e dei cittadini, è però importante che anche la politica faccia la sua parte attraverso l’introduzione di un sistema di tariffazione puntuale su larga scala, replicando le buone pratiche su tutto il territorio e definendo un nuovo sistema di incentivi e disincentivi per far in modo che la prevenzione e il riciclo siano sempre più convenienti”.

Alla manifestazione è intervenuto anche Mario Mazzocca, sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, che ha rimarcato il trend positivo della raccolta differenziata che si è attestata, alla fine dello scorso anno,  a circa il 50% di media:

“Un risultato importante – dichiara il sottosegretario – raggiunto con la collaborazione ed il supporto di tanti, a partire dai comuni (quest’anno i ricicloni sono più di ¼ del totale), ai sensibili portatori di interesse generale, come il mondo delle associazioni, ai consorzi nazionali, alle iniziative puntuali di disseminazione sul territorio, in collaborazione con l’Anci e le associazioni di categoria. Un obiettivo reso possibile anche da una mole di investimenti messi in campo dalla Regione negli ultimi 18 mesi (circa 36 milioni di euro) e finalizzati alla realizzazione (in corso) di oltre 170 interventi fra centri di recupero, piattaforme ecologiche, centri del riuso e progetti di implementazione della raccolta differenziata.”

 

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