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Falsi filetti di cernia, Nas scoprono frode del pesce a Pescara: sequestri e denunce

Falsi filetti di cernia, Nas scoprono frode del pesce a Pescara: sequestri e denunce

PESCARA, 9 giugno – Vendevano pesce spacciandolo per pregiato filetto di cernia, ma in realtà era una specie ittica diversa, di valore economico e qualità organolettica di gran lunga inferiore: scoperta a Pescara, dai Carabinieri del Nas, una frode commerciale nel settore ittico. Denunciati il titolare dell’attività commerciale in questione, una pescheria, e i due amministratori della società di import&export responsabile dell’importazione e della commercializzazione, mentre diversi chilogrammi di pesce sono stati sequestrati

La frode è stata scoperta nell’ambito di un’imponente campagna di campionamento di pesce fresco e surgelato, condotta dai militari del Nas di Pescara, sui diversi step della filiera del pesce. Grazie alle analisi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale sui prodotti campionati nella pescheria è stato appurato che il pesce venduto come cernia in realtà era di un’altra specie. Il sequestro ha consentito di delineare i profili di responsabilità penale a carico delle tre persone.

Quello perseguito dai Carabinieri del Nas è uno dei casi più frequenti di frode commerciale nel settore ittico, ovvero la vendita di pesce, in genere sfilettato o in tranci, appartenente a specie di qualità inferiore rispetto a quella dichiarata. Un altro esempio di frode commerciale è quello relativo alla diversità di origine, cioè quando il prodotto ittico viene venduto o presentato come fresco, ma, in realtà, è di origine congelata o surgelata. Oltre alle frodi commerciali, frequenti anche quelle sanitarie, molto più offensive per la salute del consumatore.

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