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Federturismo contro l’Anas: “Per il maltempo provvedimenti che creano pesanti danni”

Federturismo contro l’Anas: “Per il maltempo provvedimenti che creano pesanti danni”

ROCCARASO, 7 gennaio – Federturismo contro l’Anas, per una politica di gestione dell’emergenza neve che sta creando un’enormità di problemi non solo ai residenti, ma anche ai turisti vanificando “i grandi sforzi sostenuti da tutte le componenti del comparto per proporre un’offerta che è tra le più competitive del paese”.

Dario Colecchi, presidente di Federturismo Abruzzo, mette sotto accusa

“i ritardi e le disfunzioni che stanno emergendo a causa del sistema proposto dal responsabile regionale dell’Anas, Antonio Marasco, per affrontare l’ondata di maltempo. Capiamo e condividiamo la prudenza e la necessità di affrontare con tutti i protocolli di sicurezza la fase emergenziale, ma ormai siamo a quasi 60 ore dall’inizio della nevicata e non si capisce la necessità di tenere chiuso il tratto della statale 17 da Sulmona a Castel di Sangro, che resta una delle arterie più importanti dell’Appennino”.

Manca un’interlocuzione diretta con la Prefettura dell’Aquila e a patire i problemi maggiori sono, assieme all’Alto Sangro, Scanno e Pescasseroli.

Le previsioni erano disponibili da giorni, rileva ancora Colecchi e mentre

“il sistema di assistenza e soccorso assicurato da tutte le forze dell’ordine ha risposto in maniera impeccabile, l’Anas, anche oggi ha deciso di adottare una serie di misure che oltre ai disservizi a migliaia di turisti e residenti dell’Alto Sangro, stanno provocando agli operatori seri danni d’immagine ed economici (con tutte le piste del comprensorio sciistico perfettamente innevate) sui quali non possiamo più restare in silenzio”.

 

Da parte sua l’Anas sostiene che
“L’evento meteorologico che ha interessato la strada statale 17 dell’Appennino Abruzzese non ha precedenti, con tre giorni di bufera nevosa e temperature di circa -12, -15 gradi. In tali condizioni, rappresentate in sede di Comitato Operativo Viabilità (Cov) della prefettura di L’Aquila, si è deciso di tenere chiusa la statale per evidenti motivi di incolumità pubblica. Non vi era possibilità alcuna, infatti, di tenere la strada aperta qualunque fosse la quantità di mezzi posta in campo da Anas, che ha in ogni caso operato in questi tratti con 14 mezzi sgombraneve e 4 turbine. Gli stessi impianti di risalita sono rimasti e sono tuttora chiusi. I turisti arrivati a Roccaraso riteniamo abbiano dovuto trascorrere le vacanze in albergo, non potendo usufruire delle possibilità offerte dal comprensorio turistico”.
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