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Hotel Rigopiano, Tedeschini: “Mai chiesto di rimandare il trasferimento per seguire l’inchiesta”

Hotel Rigopiano, Tedeschini: “Mai chiesto di rimandare il trasferimento per seguire l’inchiesta”

PESCARA, 27 febbraio – Nei giorni scorsi avevano destato un certo clamore le affermazioni attribuite al procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, in base alle quali il magistrato avrebbe affermato di essere intenzionato a posticipare il suo trasferimento alla procura di Pesaro, già programmato da tempo, per continuare a seguire l’inchiesta sul disastro dell’Hotel Rigopiano. Tedeschini tiene a smentire le affermazioni riportate su una nota testata giornalistica, minaccia azioni legali e spiega che i tempi del suo trasferimento non dipendono da lei e non sono altro che un atto dovuto.

Tedeschini mette subito in chiaro:

“Mi dissocio decisamente da qualsiasi rappresentazione che faccia apparire lo svolgimento delle mie funzioni nel luogo in cui in atto sono destinata, qualcosa di diverso da una prestazione dovuta. Sto valutando la possibilità di agire civilmente per danno alla mia immagine personale e professionale”.

Il procuratore aggiunto di Pescara poi sottolinea:

“I tempi di operatività dei trasferimenti dei magistrati non dipendono dalle decisioni dei medesimi, bensì da quelle dell’Amministrazione di appartenenza. Generalmente non vi è alcuna connessione tra la titolarità di una determinata inchiesta e i tempi di operatività di un tramutamento di sede. Poiché tutte le funzioni giudiziarie hanno pari dignità, non vi è alcun incremento retributivo connesso alla titolarità di un determinato incarico giudiziario. L’accettazione e la rinuncia al conferimento di incarichi hanno scadenze previste da specifiche norme regolamentari, che non prevedono alcuno spazio per eventuali sopravvenute decisioni del magistrato interessato”.

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