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In Abruzzo dopo la neve è emergenza frane, case sgomberate nel Pescarese /FOTOGALLERY

In Abruzzo dopo la neve è emergenza frane, case sgomberate nel Pescarese /FOTOGALLERY

PESCARA, 8 febbraio – Dopo il maltempo e la neve, è emergenza frane in Abruzzo. I rischi principali, considerata la conformazione del terreno, sulla fascia pedemontana del Gran Sasso pescarese e teramano. Se smottamenti si registrano su tutto il territorio regionale, sono due al momento i movimenti franosi più imponenti in atto: uno a Villa Celiera e uno a Castiglione Messer Raimondo. Nel primo caso, in contrada Santa Maria, il fronte della frana raggiunge i 10 ettari: il sindaco Oreste Di Lorenzo ha firmato l’ordinanza di sgombero di sei abitazioni, tre direttamente coinvolte ed altre tre nelle immediate vicinanze.

Le zone più a rischio sono proprio quelle in cui si stanno verificando le due frane e cioè l’area Vestina, nel Pescarese, e la Valle del Fino, nel Teramano. A Penne, sempre a causa di una frana, sono rimaste senz’acqua le contrade Villa Degna e Collemaggio, oltre alla località Piane di Castiglione Messer Raimondo; i tecnici dell’Aca sono al lavoro.

Stamani il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale con delega alla Protezione civile, Mario Mazzocca, ha effettuato un sopralluogo a Villa Celiera, dove ci sono i vigili del fuoco e i volontari della Protezione civile. Al momento non è possibile intervenire, ma solo monitorare, perché il movimento è in atto.

“L’area più a rischio è la fascia pedemontana del Gran Sasso pescarese e teramano – dice Mazzocca – La tanta neve caduta nelle scorse settimane si sta sciogliendo e i terreni sono saturi. Si crea quindi un effetto scivolamento. C’è la massima attenzione e stiamo monitorando costantemente l’evolversi dei fenomeni”.

Nel teramano, oltre alle decine di strade comunali che stanno franando, sono al momento chiuse a causa di smottamenti ben quattordici strade provinciali: un tratto della sp 43 di Pietracamela, un tratto della  sp 553 a Notaresco, un tratto della sp 22/B di Morro d’Oro, un tratto della sp 23/A Cellino – Atri, la  sp 19/A di Miano dove si sta lavorando nella speranza di poterla riaprire a senso unico alternato domani mattina, un tratto della sp 39/A a San Pietro di Isola del Gran Sasso dove ci sono frazioni a rischio isolamento che hanno come unica alternativa una vecchia strada comunale, la sp  1/B di Ancarano, un tratto di sp 52 di Macchia da Sole,un tratto della sp  34 di Appignano, un tratto della sp  32 di S. Giorgio (Castiglione Messer Raimondo), un tratto della sp 42 di S. Giorgio a Crognaleto, un tratto della sp 53 Ripe di Civitella del Tronto con il rischio di chiusura centro abitato, un tratto della sp 365 di Bisenti,un tratto della sp 39/A con rischio di isolamento del centro abitato di San Pietro, la sp 36 di Saputelli (Cermignano).

“In alcuni casi non è ancora possibile intervenire in quanto è ancora in corso il movimento franoso  – sottolinea la Provincia –  tutte sono monitorate e, in ogni caso, si procederà con lavori di somma urgenza per il ripristino delle condizioni minime di viabilità laddove questo è possibile”.

A Teramo città, intanto, questa mattina è crollato il muro dell’ex Utap, in via Di Paolantonio, ed è stato chiuso, in entrambe le direzioni, il tratto del Lotto Zero verso Montorio compreso tra svincolo di Teramo centro e  la rotonda di innesto sulla statale 80, in contrada Gattia dopo il deposito della Tua. Il tratto di strada è stato infatti interessato da una frana, quella di contrada Mezzanotte, con una porzione di terreno che è scesa a valle causando problemi ad un muro di contenimento. Il traffico è deviato sulla strada statale 80.

Tra le situazioni maggiormente critiche quella della strada d’accesso al carcere di Castrogno, con il Sappe che denuncia come la frana che ha interessato l’arteria costituisca un vero e proprio pericolo per l’incolumità pubblica

“Lungo il percorso vi è un tratto in particolare con un avvallamento di oltre 30 cm tra la corsia di sinistra e quella di destra, dovuto alle recenti intemperie della neve prima e della pioggia dopo – scrive il Sappe – che pone a grave pregiudizio l’incolumità degli automobilisti e pedoni anche perché la carreggiata di destra è priva  di qualsiasi sistema di protezione o guard-rail. Inoltre la  strada è percossa giornalmente da diversi automezzi  ‘blindati’  della Polizia Penitenziaria per il trasporto detenuti di elevata caratura delinquenziale ,molti dei quali condannati all’ergastolo. Questi veicoli sono particolarmente pesanti e propri in virtù dei disagi sopra citati risultano essere a rischio di fuori uscita dalla strada con grave
pregiudizio per la sicurezza degli occupanti e dei passanti e in particolar modo della sicurezza pubblica in caso di sinistro che potrebbe compromettere il regolare servizio di
scorta dai risvolti inimmaginabili”.

Da qui la richiesta di un intervento urgente da parte degli enti preposti.

Intanto le frane stanno generando su tutto il territorio provinciale teramano una vera e propria emergenza idrica.  Emergenza che in questo momento interessa soprattuto la zona di Cellino Attanasio. In conseguenza dei ripetuti e simultanei smottamenti questa mattina si è infatti verificata un’altra rottura in località Monte Giove che ha ulteriormente aggravato la situazione idrica del Tronco Cellino, con disagi ormai insostenibili non solo a Cellino Attanasio, senza acqua ormai da tre giorni, ma anche a Penna S.Andrea e Cermignano dove al momento si va avanti con le autobotti.

 

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