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In permesso dalla Asl per assistere i familiari malati, ma andavano in vacanza

In permesso dalla Asl per assistere i familiari malati, ma andavano in vacanza

TERAMO, 11 aprile – Prendevano permessi per assistere parenti in gravi condizioni di salute, ma andavano in vacanza, anche fuori regione, o impiegavano il tempo per commissioni esclusivamente private: zio e nipote, uno tecnico l’altro infermiere della Asl di Teramo, sono ora indagati dalla Procura di Teramo e, nei loro confronti, è stato eseguito un sequestro preventivo per equivalente di settantamila euro, per un totale di 1337 giorni di assenza dal lavoro.

L’indagine è stata effettuata dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Nereto, coordinata dalla Procura della Repubblica di Teramo e ha permesso di appurare che i due impiegati, legati da rapporti di parentela, si assentavano dal lavoro utilizzando le agevolazioni di legge per finalità esclusivamente di carattere privato, anziché assistere i soggetti disabili.

I finanzieri hanno monitorato i dipendenti attraverso attività di pedinamento, appostamenti e sopralluoghi per verificare l’effettiva assistenza prestata. Sono stati eseguiti rilievi fotografici che documentano come in realtà nei giorni di assenza dal lavoro, regolarmente retribuiti, i due dipendenti svolgevano altre attività di carattere personale.

Riscontri sono stati effettuati anche attraverso testimonianze e indagini tecniche (esame tabulati telefonici e Telepass, accertamenti bancari, ecc.) che hanno evidenziato come, in alcuni casi, i due, durante il periodo del congedo straordinario retribuito, si trovavano addirittura in vacanza fuori regione.

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