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Incendi Abruzzo: “Stop devastazioni”, sit in a Pescara. In Regione riunione blindata /FOTO-VIDEO

Incendi Abruzzo: “Stop devastazioni”, sit in a Pescara. In Regione riunione blindata /FOTO-VIDEO

PESCARA, 13 settembre – Un centinaio di persone sta manifestando davanti alla Regione Abruzzo, in viale Bovio, a Pescara, mentre all’interno è in corso una riunione a porte chiuse convocata dal governatore, Luciano D’Alfonso, sui provvedimenti da prendere a seguito degli incendi che hanno devastato le montagne abruzzesi e, in particolare, il Morrone. In strada un grande striscione con scritto “Stop devastazioni”.

Associazioni e movimenti contestano al presidente il fatto di aver indetto il tavolo di lavoro il 23 agosto, quando imperversava l’incendio sul Morrone, divampato quattro giorni prima, e ricordano le leggi che vietano il rimboschimento entro 5 anni.

Obiettivo della manifestazione è quello di portare all’attenzione della politica e dell’opinione pubblica le proposte emerse dall’assemblea “Mai più disastri in Valle Peligna” che si è svolta ieri a Sulmona.

In particolare, i manifestanti ribadiscono il “no netto” al rimboschimento e ad altre “operazioni costosissime: i sindaci e gli amministratori locali – dicono – devono opporsi a un’operazione che rischia di nutrire gli stessi interessi criminali che potrebbero avere organizzato l’attacco alle nostre montagne”.

Al contrario, servono “limitati interventi e puntuali azioni di ingegneria naturalistica per la difesa delle aree abitate e strade più esposte”.

Gli attivisti chiedono inoltre la chiusura delle strade di montagna, con sorveglianza e fototrappole, l’organizzazione di un sistema di vedette per l’avvistamento incendi, la formazione di volontari locali e la riconversione delle pinete artificiali.

Per quanto riguarda il Masterplan, secondo i manifestanti sono necessari “investimenti in prevenzione e messa in sicurezza del territorio e non lo spreco di risorse pubbliche per grandi opere inutili o addirittura devastanti”.

Gli attivisti chiedono “trasparenza e partecipazione nei processi decisionali sul post incendio”, propongono di “ripubblicizzare la gestione dei Canadair e della macchina antincendi” e la creazione di una commissione parlamentare di inchiesta sui recenti roghi.

Viene inoltre invitata la Commissione Antimafia ad accertare “eventuali interessi e azioni mafiose dietro all’emergenza incendi” e viene proposto di “rivedere le modalità di selezione dei vertici del Parco”.

PETTINARI (M5S) ATTACCA: “MI HANNO SBATTUTO LA PORTA IN FACCIA”

Alcune proteste per la decisione di una riunione rigorosamente a porte chiuse. Neppure i giornalisti, infatti, vi hanno potuto partecipare. Tra coloro che hanno provato, invano, ad entrare, anche il consigliere regionale Domenico Pettinari (M5s), che attacca:

“Lo statuto della Regione Abruzzo ci dà il potere di entrare in ogni luogo, oggi chiedo di partecipare alla riunione e mi viene sbattuta la porta in faccia. Questo è un abuso, è il capovolgimento delle istituzioni, è aberrante. Per l’articolo 30 dello statuto del Consiglio regionale d’Abruzzo, cioè la ‘costituzione della Regione’, noi consiglieri dovremmo poter entrare sempre e ovunque. Qui invece ci viene precluso, ad esempio, l”accesso al quinto piano, dove sono le stanze del presidente”.

IL COMUNICATO DELLA REGIONE AL TERMINE DELLA RIUNIONE

Si è tenuta oggi pomeriggio nella sede della Regione Abruzzo a Pescara, su convocazione del Presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso, una riunione con gli amministratori delle aree colpite dai 216 incendi che nell’estate 2017 hanno devastato circa 6.000 ettari di territorio.

Erano presenti l’assessore all’agricoltura Dino Pepe, il sottosegretario alla Protezione civile e all’ambiente Mario Mazzocca, il consigliere regionale Lorenzo Berardinetti, il direttore generale Vincenzo Rivera, il direttore del dipartimento Politiche ambientali Emidio Primavera, i dirigenti regionali Sabatino Belmaggio e Silvio Liberatore (Protezione civile) e Stefania Valeri (avvocatura regionale), il presidente della Provincia di L’Aquila Angelo Caruso, il direttore del Parco nazionale della Maiella Oremo Di Nino e circa 40 sindaci e assessori dei Comuni maggiormente interessati dagli incendi. Hanno preso parte all’incontro anche i rappresentanti di Confagricoltura e degli agronomi-forestali.

I sindaci hanno evidenziato le difficoltà insorte durante e a seguito dei roghi, sia di carattere materiale che di natura amministrativa. È stato posto anche il tema del rimboschimento che – secondo gli esperti – presenta esiti diversi a seconda delle zone.

D’Alfonso ha fatto una sintesi al termine dei lavori:

“E’ necessaria innanzitutto una quantificazione precisa dei danni, e la Regione farà pressione per far vincere il relativo dossier in sede governativa. Poi va pensato un progetto ecosostenibile, elaborato su basi scientifiche, che prenda a bersaglio la parte di territorio lesa; se ne occuperà il direttore Primavera con un gruppo di esperti da individuare ad hoc per le materie di riferimento. La presenza di resti di legna bruciata e di ceneri si configura come emergenza immediata da fronteggiare per evitare che i prossimi eventi metereologici come pioggia e neve possano trasportarli a valle creando pericolo nelle zone abitate. Questo è l’elemento sul quale bisogna definire interventi mirati per i quali ho richiesto analisi dettagliate ai sindaci, che hanno contezza sicura dei loro ambiti. Con questi dati torneremo ad incontrarci presto per assicurare la massima celerità alle iniziative più opportune e concertate con i territori”.

“Per il futuro – ha proseguito il Presidente – occorre ideare una strategia per prevenire le azioni criminali, un piano condiviso da tutti gli interlocutori interessati. Ritengo fondamentale flessibilità totale nei periodi di emergenza, oleando il meccanismo di soccorso di Vigili del fuoco, Protezione civile e Carabinieri forestali; inoltre voglio avviare un processo di rifunzionalizzazione dei forestali interessando i livelli governativi, come già accaduto in via sperimentale in Abruzzo. E’ altresì vitale che vi siano Piani comunali di Protezione civile redatti con meticolosità teutonica.  Noi come Regione ci metteremo attenzione amministrativa e finanziaria, e penso anche ad un sistema funzionale di avvistamento. Presto incontrerò il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e in quell’occasione vorrei con me una delegazione dei sindaci presenti oggi. Il mio obiettivo è rafforzare i nostri boschi nel più breve tempo possibile”.

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