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Inchieste sulla Regione: al via un altro filone, riguarda il Parco Villa delle Rose di Lanciano

Inchieste sulla Regione: al via un altro filone, riguarda il Parco Villa delle Rose di Lanciano

L’AQUILA, 21 febbraio – C’è un nuovo filone, il quarto, nell’inchiesta su quello che ormai può essere definito il sistema appalti della Regione Abruzzo. E riguarda una delle opere più importanti promosse dall’amministrazione comunale di Lanciano, la riqualificazione del Parco Villa delle Rose.

Dieci le persone che sarebbero iscritte nel registro degli indagati, a nessuno di loro, però, sarebbe stati notificati atti che ne qualificano la posizione, né si conoscono i reati ipotizzati dalla Procura della Repubblica dell’Aquila.

Ieri i carabinieri del Noe sono tornati di nuovo a palazzo Silone, sede della giunta regionale all’Aquila, per sequestrare tutta la documentazione relativa alla vicenda, tra cui la delibera della giunta regionale su questo appalto, la numero 367 del 3 giugno 2016, proposta dal presidente Luciano D’Alfonso, che vara una procedura che scade il 28 febbraio prossimo, alla quale sono state invitate 20 ditte.

Il parco comunale si estende su un’area di 60 mila metri quadrati già usata per fiere e feste popolari, dotata anche di un ippodromo, di cui il Comune frentano ha proposto una riqualificazione con demolizione e ricostruzione delle tribune, la realizzazione di un campo di calcio e di piste pedonali e ciclabili.

Il costo previsto a carico della Regione è di un milione e duecentomila euro, il resto della somma arriverà dall’amministrazione comunale.

Costo dell’operazione, appunto, 1,5 milioni, dei quali 1,2 a carico dell’ente regionale e 300 mila stanziati dall’amministrazione comunale.

Il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, già coinvolto in due filoni di inchiesta, dopo la notifica dei primi provvedimenti aveva dichiarato la sua totale estraneità alle vicende.

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