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La cultura abruzzese piange Edoardo Tiboni

La cultura abruzzese piange Edoardo Tiboni

PESCARA, 13 dicembre – Era malato da tempo e da qualche mese aveva ridotto al minimo le sue apparizioni in pubblico, ma anche a distanza continuava a seguire la sua creatura più amata e prestigiosa, i “Premi Flaiano”, da oggi orfani di Edoardo Tiboni, morto questa notte dopo una lunga malattia.

Uomo di primo piano della cultura abruzzese, si è spento a 94 anni lasciando, affermazione in questa occasione assolutamente non rituale, un vuoto davvero incolmabile.

Primo responsabile della redazione regionale della Rai, che ha guidato nei suoi primi passi e poi consolidato, ha promosso iniziative culturali ed editoriali di grande importanza, dagli studi su d’Annunzio, Croce e Silone, alla realizzazione del teatro monumento dedicato al Vate, che oggi è un piccolo gioiello per la città.

Con lui è nata la rivista culturale “Oggi e Domani”, con lui è nata un’altra preziosa struttura, il Mediamuseum. E infine la Fondazione Tiboni, il grande motore di tutte le più prestigiose iniziative che hanno arricchito, negli ultimi anni, Pescara e l’Abruzzo.

“E’ dolore vivo quello che provo nell’apprendere della morte di Edoardo Tiboni.  – scrive il presidente della Regione Luciano D’Alfonso – Con la sua scomparsa viene a mancare un punto di riferimento della cultura non solo regionale ma anche nazionale. Tiboni è infatti il fondatore del Premio intitolato a Ennio Flaiano – di cui era amico – che dal 1973 ha visto passare  in Abruzzo i protagonisti della cultura e dello spettacolo a livello mondiale, rivelatosi in tre casi – con gli scrittori Josè Saramago, Imre Kertesz e Seamus Heaney – il viatico alla vittoria del Nobel per la letteratura. Questi tratti fanno di lui una personalità rifulgente nella storia della cultura, una figura epica che entra a pieno titolo nell’Olimpo dei grandi abruzzesi. La sua vita è stata intensa, ma la sua perdita lascia un vuoto: ora sta a noi raccogliere i frutti della sua semina fertile per costruire attività e iniziative. Oggi – conclude D’Alfonso – piangiamo un mito”.

Cordoglio anche dal sindaco di Pescara, Marco Alessandrini:

“Con Edoardo Tiboni scompare sicuramente un caposaldo della cultura in Abruzzo e un avamposto nazionale nella sua promozione.Attraverso il Premio intitolato a Ennio Flaiano, suo personale amico, ma anche un talento della città e della regione dove il “professore” ha deciso di restare e operare come giornalista, editore, saggista e voce, ha portato nella sua terra il meglio della letteratura, del cinema, dello spettacolo e della televisione, che è entrata anche nella sua storia professionale e personale quando è diventato il primo direttore della sede Rai in Abruzzo. Pescara perde anche uno speciale costruttore, che attraverso l’Istituto Multimediale Scrittura e Immagine e del Mediamuseum, la sua ultima intuizione, ha fatto in modo che la memoria culturale italiana trovasse a Pescara un posto per crescere ed educare le nuove generazioni”.

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