LANCIANO, 26 settembre – E’ in corso dall’alba una vasta operazione dei Carabinieri della Compagnia di Lanciano che, coordinati dalla locale Procura, in collaborazione con i colleghi del Comando Provinciale di Foggia, stanno eseguendo numerosi ordini restrittivi tra l’Abruzzo, il nord della Puglia, fino ai confini con la Basilicata, nei confronti di persone appartenenti ad un sodalizio ritenuto responsabile dei furti di materiale fotovoltaico avvenuti nell’area frentana nei mesi scorsi.

AGGIORNAMENTO – Sono 15 gli ordini di custodia cautelare emessi dalla Procura di Lanciano, sette dei quali eseguiti dai militari dell’Arma. Trenta, complessivamente, le persone indagate. Ad emettere i provvedimenti è stato il gip Massimo Canosa su richiesta del pm Mirvana Di Serio. Almeno sette i furti commessi, a partire dal dicembre 2016, dalle bande, che avevano sede principalmente in Puglia. Il materiale recuperato, tra mille pannelli solari, furgoni e gru rubate, ha un valore stimato dagli investigatori in circa mezzo milione di euro.

I furti hanno interessato vari comuni delle province di Chieti e Campobasso. Le bande specializzate erano composte principalmente da persone originarie del Marocco, quasi tutte regolari, e romeni che si accordavano su chi dovesse compiere i furti spartendosi poi i proventi.

I primi sette arrestati sono: Slimahan Mahroussi, 36 anni, marocchino residente a Bomba, l’unico finito in carcere a Lanciano, considerato uno dei basisti locali; Piero Caporale, 34 anni, di Casoli, finito ai domiciliari, anche lui basista locale. Ai domiciliari anche Marian Costantin Ludica, 20 anni, di Torremaggiore; Samuel Mircea Costache, 20 anni, marocchino, Torremaggiore; Adi Nicolae, 31 anni, rumeno, Torremaggiore; Hicham Douieb, 37 anni, marocchino, di Stornara; Younes Nouri, 35 anni, marocchino, Torremaggiore.

Proseguono le ricerche dei latitanti.