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Lanciano, ventenne picchiato da 5 persone: “Sono stati quelli di Casapound”

Lanciano, ventenne picchiato da 5 persone: “Sono stati quelli di Casapound”

LANCIANO, 18 settembre – Un ragazzo di 20 anni, di Lanciano, è stato selvaggiamente picchiato da cinque persone, che gli hanno procurato un trauma cranico con una prognosi di 10 giorni. Gli aggressori – stando a quanto denunciano Zona Ventidue e Laboratorio Sociale Largo Tappia, in un comunicato con tanto di foto che documentano le ferite riportate dal giovane – sarebbero alcuni esponenti locali di Casapound, che avrebbero attaccato il giovane gridandogli “antifascista di merda”. Il giovane ha presentato denuncia e adesso spetterà agli inquirenti dare volti e nomi agli aggressori.

In una nota, pubblicata su Facebook, le due sigle della sinistra antagonista frentana rendono pubblica la vicenda:

“Alessandro lo conosciamo bene. E’ uno di quei ragazzi che decide disinteressatamente di impegnarsi per gli altri. L’abbiamo visto al nostro fianco nella battaglia contro Ombrina, nei cortei studenteschi, nelle battaglie per i diritti civili e per la parità di genere, l’abbiamo visto alle nostre feste, ai nostri eventi, e nelle quotidiane piccole lotte di ognuno di noi. E’ uno di quelli che decidono di prendersi una responsabilità anche quando potrebbero guardare dall’altro lato. Qualche giorno fa Alessandro è stato aggredito. Ha riportato un trauma cranico, una prognosi di dieci giorni, oltre che svariate lesioni ed echimosi al volto. L’hanno picchiato in cinque, senza dargli neanche il tempo di reagire, colpendolo alle spalle e accanendosi sulla sua faccia e sulla sua testa con calci, pugni e sputi. Da vili e da codardi. Quando gli amici di Alessandro sono riusciti a fermarli, lo hanno lasciato a terra, con la faccia sporca di sangue e il fiato spezzato. E’ successo alla Stazione Vecchia, in quel momento piena di persone, di ragazzi e ragazze, che magari hanno visto, e che di sicuro avrebbero potuto fare qualcosa. In sottofondo c’erano gli spari della nottata di Lanciano. Forse coprivano il rumore delle grida e delle botte, fatto sta che Lanciano era con lo sguardo all’insù e oltre ai due amici, accortisi quasi per caso, Alessandro se l’è dovuta vedere da solo contro cinque. ‘Antifascista di merda’, è l’ultima cosa che si è sentito dire”.

Zona Ventidue e Laboratorio Sociale Largo Tappia non hanno dubbi sulla matrice degli aggressori:

“Quelli che l’hanno picchiato sono esponenti di Casapound Lanciano, quelli che si sono candidati alle elezioni comunali nella coalizione democristiana di Tonia Paolucci, quelli che solo nell’ultimo anno: hanno picchiato un minorenne ad una festa d’istituto, hanno minacciato e circondato in venti la casa dove un nostro compagno di Zona Ventidue abitava con la compagna; quelli la cui reputazione si basa sulla violenza, sul timore che ne consegue, e sull’omertà che li nasconde. Alessandro però li ha riconosciuti, e alla fine ha deciso di denunciarli. Come la malerba che non muore mai e torna ad infestare le strade. Come un germe, un virus che pensi di aver curato, ma che poi torna a costringerti a letto. Così, dopo mesi di silenzio, anonimato e dimenticatoio, Casapound Lanciano torna a farsi sentire nella maniera in cui ci aveva abituato, la peggiore: con la violenza e la prevaricazione”.

Il responsabile cittadino di Casapound Lanciano, Marco Pasquini, nega tutto e con un post su Facebook passa al contrattacco, parlando di “antifascisti che ricominciano a farneticare” e di “attacchi meschini e infamanti” da parte di “quattro universitari viziati che sognano una rivoluzione inesistente”.

Spetterà adesso agli inquirenti, sulla base della denuncia presentata dal giovane aggredito, accertare eventuali responsabilità da parte di esponenti del movimento di estrema destra. Quel che è certo è che negli ultimi tempi, soprattutto nelle maggiori realtà metropolitane del Paese, si assiste ad una preoccupante escalation di aggressioni e violenze che portano la firma di sigle dell’universo neofascista.

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