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L’autopsia svela la furia cieca di Marfisi, 50 coltellate per uccidere l’amica della moglie a Ortona

L’autopsia svela la furia cieca di Marfisi, 50 coltellate per uccidere l’amica della moglie a Ortona

CHIETI, 18 aprile 2017 – Una furia cieca e implacabile deve essersi impossessata di Francesco Marfisi, l’uomo che la settimana scorsa a Ortona ha ucciso a coltellate la moglie Letizia Primiterra e l’amica Laura Pezzella, mosso dal sospetto che tra le due donne esistesse una relazione. In base alla prima delle due autopsie, eseguita questa mattina a Chieti, Pezzella è stata uccisa con 50 coltellate, quattro delle quali sarebbero risultate letali.

L’assassino ha ucciso l’amica della moglie, 33enne, con una serie impressionante di fendenti, inferti soprattutto a livello toracico, nella parte anteriore e in parte anche al dorso. Le quattro coltellate risultate letali hanno interessato polmoni e cuore. Le lesioni, penetranti e profonde, non hanno lasciato scampo alla donna.

L’autopsia ha dunque chiarito che le coltellate sono state moltissime, più di quanto ipotizzato dall’accusa nell’ordinanza di custodia cautelare a carico di Marfisi, dove era stato messo in evidenza che il numero dei fendenti appariva non inferiore a 18.

L’esame autoptico, effettuato dal dottor Pietro Falco, responsabile della Medicina Legale della Asl di Chieti, è iniziato alle 7 di questa mattina e si è concluso intorno alle 14. I risultati definitivi si conosceranno tra circa 60 giorni. Nell’ambito delle operazioni sono stati effettuati prelievi di liquidi e materiale biologico per l’esame del Dna.

Domani sarà eseguita la seconda autopsia, sul corpo di Letizia Primiterra, moglie del duplice omicida reo confesso.

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