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Maltempo e terremoto, regione in ginocchio: i sindacati aprono la Vertenza Abruzzo

Maltempo e terremoto, regione in ginocchio: i sindacati aprono la Vertenza Abruzzo

PESCARA, 27 marzo – I sindacati lanciano la ‘Vertenza Abruzzo’, per il rilancio del territorio dopo l’emergenza maltempo e terremoto. Il timore è che “la lieve ripresa rischi di affievolire la sua capacità di tenuta”, mentre “si acuisce la spinta temibile allo spopolamento delle aree interne”. Cgil, Cisl e Uil Abruzzo presentano quindi un decalogo contenente le priorità da affrontare, perché “gli abruzzesi hanno bisogno di una svolta positiva con una ripresa economica, produttiva ed occupazionale in tutti i settori e nei territori”.

Nel corso di una conferenza stampa, i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil regionali, Sandro Del Fattore, Maurizio Spina e Michele Lombardo, sottolineano la necessità di “nuove proposte unitarie e un confronto serrato tra le parti sociali, istituzioni, Governo nazionale” e parlano di “una nuova fase che dovrà mantenere unito lo sforzo per uscire dall’emergenza con quello per la ripresa dello sviluppo economico ed occupazionale regionale”.

Secondo le tre sigle, inoltre, bisogna “dare piena e concreta operatività a tutti gli strumenti di programmazione con il relativo monitoraggio unitario degli investimenti e dei relativi risultati, accompagnare gli investimenti del ciclo di programmazione 2014-2020 e aprire un confronto con il Governo sui temi dell’emergenza e dello sviluppo”.

I dieci punti individuati da Cgil, Cisl e Uil prevedono, tra l’altro, l’apertura di un confronto tra le parti sociali, il Governo, la Giunta regionale e le istituzioni locali sulle emergenze; l’avvio di un confronto urgente con il Governo sulla programmazione per il completamento della dotazione 2014-2020 e per riaprire un flusso di risorse ordinarie, in particolare in conto capitale; politiche attive e passive del lavoro e riattivazione della cabina di regia del credito; introduzione, da parte del Governo, di provvedimenti speciali per l’Abruzzo come l’estensione degli ammortizzatori sociali in deroga e il rafforzamento delle aree di crisi; eliminazione della fiscalità di svantaggio attraverso tappe concertate come previsto nel Patto per lo Sviluppo; potenziamento della sanità territoriale e eliminazione del super ticket regionale; risorse economiche, in ambito di politiche sociali, per garantire i servizi essenziali ai disabili, agli anziani, ai bambini e alle famiglie.

L’obiettivo dei sindacati è quello di “determinare una svolta che produca risultati concreti, a partire dalle priorità individuate, nonché su tutti i problemi in campo, quelli provocati dall’emergenza e quelli di carattere economico-sociale, difesa e allargamento dell’occupazione”.

Non si è fatta attendere la replica di Camillo D’Alessandro, coordinatore della maggioranza in Consiglio regionale:

 

“Il governo regionale è sempre interessato al confronto e al dialogo con le parti sociali. Vogliamo intanto ricordare che esse, comprese le organizzazioni sindacali, hanno firmato il 9 luglio scorso a  Civitella del Tronto un Patto per lo sviluppo che comporta una condivisione di lettura dello sviluppo regionale, di obiettivi da raggiungere e di metodologia del confronto e della verifica. Sono stati istituiti tavoli e una cabina di pilotaggio che monitora a cadenza trimestrale lo stato di attuazione del Patto, che riguarda circa 250 milioni di euro di risorse europee destinate al lavoro e alla crescita. Per quanto riguarda il terremoto e l’emergenza maltempo, riconosciamo al Governo di aver fatto un buon lavoro, che diventerà perfetto quando si aggiungeranno provvedimenti per le attività produttive, comprimendo gli oneri contributivi e gli obblighi fiscali per le imprese che abbiano subito danni. La svolta in termini economici e produttivi è già avvenuta nel 2015, ed è confermata nel 2016 con un aumento degli occupati, della produzione industriale e del prodotto interno lordo, dati che fanno dell’Abruzzo la regione del centrosud con le migliori performance. Siamo sicuri che i sindacati vorranno proseguire nella collaborazione avviata per far sì che i risultati ottenuti vengano incrementati e diventino duraturi”.

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