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Maxi richiesta di risarcimento di D’Alfonso a Mandara: in aula Paolucci, Villani e Zappacosta

Maxi richiesta di risarcimento di D’Alfonso a Mandara: in aula Paolucci, Villani e Zappacosta

PESCARA, 16 marzo – Si avvicina alla conclusione la fase istruttoria della causa civile intentata dal presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, contro la giornalista e blogger Lilli Mandara, alla quale ha chiesto un maxi risarcimento di 150 mila euro, per alcuni articoli e commenti pubblicati sul blog Maperò, riguardanti in particolare i casi “La City” e “Maltauro”, e alcune nomine in Regione. Questa mattina sono stati ascoltati l’assessore regionale Silvio Paolucci e il consigliere della Corte dei Conti sezione Abruzzo, Marco Villani, in qualità di testimoni del governatore, mentre la difesa di Mandara ha chiamato a testimoniare l’ex dirigente regionale Giancarlo Zappacosta. Assenti D’Alfonso e Mandara, questa mattina in aula erano presenti alcuni rappresentanti dell’Ordine dei giornalisti e del sindacato, solidali con la blogger.

Paolucci, davanti al giudice Marco Bortone, ha detto:

“All’epoca ero segretario regionale del Pd e mi occupai della candidatura a presidente di D’Alfonso, interloquendo con i vertici nazionali del partito, in particolare sulle vicende giudiziarie pregresse che avevano riguardato D’Alfonso e a maggior ragione con riferimento alle notizie pubblicate sul blog Maperò. Dovetti tornare ad interloquire con i vertici del partito, che mi dissero delle interlocuzioni avute al riguardo con lo stesso D’Alfonso.  Per via del mio incarico istituzionale, venni raggiunto da continue richieste di chiarimenti, da consiglieri regionali e assessori, che mi chiedevano se D’Alfonso fosse indagato, sia sul caso ‘La City’ che sul caso ‘Maltauro’, entrambi attinenti le mie deleghe. Posso confermare, avendolo saputo da persone che si trovarono a chiederglielo direttamente, che analoghe domande vennero rivolte a D’Alfonso sia dai vertici del partito che da quelli dell’Anas”.

L’assessore ha inoltre spiegato:

“Rimisi le deleghe al patrimonio e al personale, la prima attinente la questione ‘La City’, poiché essendo prossima la fine del commissariamento regionale della Sanità, avrei avuto la pienezza della delega”. In particolare, sul caso ‘La City’, mi trovai a parlarne con D’Alfonso in termini di coperture finanziarie, che erano il problema principale e che più mi riguardava, sia prima che dopo gli articoli pubblicati su Maperò, e gli chiesi anche dei profili urbanistici che pur non mi riguardavano strettamente. Sicuramente condividevo l’indirizzo politico di dotare la Regione Abruzzo di un’unica sede”.

Oltre a Paolucci, il legale di D’Alfonso, Mario Briolini, ha chiamato a testimoniare Marco Villani, consigliere della Corte dei Conti sezione Abruzzo:

“Conosco D’Alfonso e lessi sul blog Maperò, insieme al segretario generale della Corte dei Conti, che era indagato. Ricordo che era una vicenda legata a Pescara e ricordo l’espresso riferimento a tangenti e al nome di D’Alfonso. Non conosco i vertici del Pd e dell’Anas e dunque non posso dire se gli stessi abbiano fatto domande sull’argomento a D’Alfonso”.

L’avvocato Lamberto Di Pentima, che difende Lilli Mandara, ha invece chiamato a testimoniare l’ex dirigente regionale Giancarlo Zappacosta, il quale pubblicò un post su Facebook che riguardava il suo allontanamento dalla Regione, poi ripreso anche dalla giornalista sul suo blog:

“Non ricordo con precisione il periodo in cui pubblicai quello scritto, ma ricordo che riguardava la mia vicenda da dirigente regionale, sfociata in una vicenda giudiziaria, conclusa con una sentenza”.

La fase istruttoria dovrebbe chiudersi con la prossima udienza, che si terrà il 15 giugno, quando saranno ascoltati gli ultimi due testimoni, uno per parte.

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