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Maxiliquidazione alla Publiclean, Spadaccini respinge le accuse

Maxiliquidazione alla Publiclean, Spadaccini respinge le accuse

LANCIANO, 9 marzo – Nessuna intenzione di favorire il privato, solo una transazione estremamente complessa. Interrogatorio di garanzia oggi per Tiziana Spadaccini, la funzionaria della Asl di Lanciano-Vasto-Chieti arrestata per la maxifattura liquidata alla Publiclean di Antonio Colasante, anche lui finito agli arresti.

La Publiclean è l’azienda che svolge il servizio di lavanderia per la Asl e  secondo l’accusa avrebbe ottenuto 2 milioni e 130 mila euro in più rispetto al lavoro svolto dal 2009 al 2014.

Spadaccini, come dirigente, aveva istruito la pratica e al gip Massimo Canosa ha negato ogni responsabilità in merito alla accuse di abuso d’ ufficio e falso ideologico, nella formulazione delle delibere, due determine dirigenziali del 18 dicembre 2015 e 21 marzo 2016.

 “Spadaccini – dice il difensore Alessandro Orlando -, ha spiegato al gip le ragioni della transazione, che è stata molto complessa, e del ricalcolo delle fatture”.

Domani in carcere sarà invece interrogato l’imprenditore Antonio Colasante.

Nell’inchiesta sono indagate altre sette persone, tra loro il manager Asl Pasquale Flacco che ha firmato alcune delibere relative al servizio.

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