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Morì con l’auto nel fiume, al via a Teramo il processo per il decesso di Cesare Carginari

Morì con l’auto nel fiume, al via a Teramo il processo per il decesso di Cesare Carginari

TERAMO, 6 aprile – A quasi tre anni dalla morte di Cesare Carginari, il noto caldaista teramano di 69 anni morto nell’agosto del 2013 in un incidente sulla strada provinciale tra Aprati e Cesacastina, questa mattina si è aperto il processo davanti al giudice Lorenzo Prudenzano che vede imputate 4 persone.

A processo, per omicidio colposo, sono finiti i due dirigenti che si sono succeduti in diversi periodi alla guida del settore viabilità della Provincia Leo Di Liberatore e Danilo Crescia e i due capi nucleo della manutenzione stradale dell’ente Piero Marinucci e Luigino Di Nicola.

Sotto accusa la mancanza, in quel tratto di strada, del guard raid e di ogni altra misura di protezione, mancanza che nel corso del tempo sarebbe stata segnalata più volte dai cantonieri senza che però nessuno intervenisse per mettere in sicurezza l’area.

Carginari morì ad agosto del 2013 mentre stava tornando a casa. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini l’uomo avrebbe preso una buca perdendo il controllo dell’auto che, proprio a causa della mancanza del guardrail, sarebbe volata giù in un dirupo inabissandosi nel fiume.

Dopo l’ammissione dei mezzi di prova il processo è stato rinviato alla prossima udienza fissata per il mese di luglio.

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