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Napoli-Pescara 3-1: dieci assenti sono troppi, i biancazzurri resistono solo un tempo

Napoli-Pescara 3-1: dieci assenti sono troppi, i biancazzurri resistono solo un tempo

NAPOLI, 15 gennaio – Affrontare il Napoli è già un’impresa. Farlo nella bolgia del San Paolo è ancora più difficile. Essere costretti a giocare contro gli azzurri senza l’intera difesa titolare rende il compito addirittura impossibile. Il Pescara dunque rispetta in pieno il suo ruolo di agnello di sacrificale, ma disputa un ottimo primo tempo che si chiude a porte inviolate. C’è poco da recriminare per i ragazzi di Oddo, se non per le dieci assenze pesanti come macigni.

Agli infortunati Bovo, Zampano, Campagnaro e Vitturini, e allo squalificato Biraghi, si aggiunge nella notte anche il ko di Stendardo, colpito da un attacco febbrile. Convocato d’urgenza Zuparic, di ritorno dalla Turchia dopo il trasferimento fallito nei giorni scorsi. Assenti anche Bahebeck, Pepe e Brugman, con Fornasier in panchina, ancora alle prese con guai fisici. Sul fronte opposto c’è la corazzata Napoli, con talenti del calibro di Hamsik, Callejon, Mertens e Insigne. Unica nota lieta, tra i biancazzurri, l’esordio dal primo minuto di Gilardino al centro dell’attacco. L’ex punta azzurra ha dimostrato di avere ancora tempi e movimenti giusti.

Nei primissimi minuti di gioco il Pescara manovra con autorità, con Benali e Verre che attaccano con coraggio sulle fasce. Poi, però, sale in cattedra il Napoli. Al 4′ iniziativa di Insigne dai 30 metri, che lascia partire un gran tiro deviato da Crescenzi e finito a pochi centimetri dall’incrocio. Quattro minuti dopo Hamsik da fuori e Bizzarri toglie il pallone dall’angolino sinistro deviando in corner. Al quarto d’ora splendida apertura di Hamsik per Insigne, che dalla sinistra mette in mezzo per Callejon, ma lo spagnolo è in ritardo di un soffio e spedisce fuori in scivolata. Il Pescara, però, non demorde: chiude bene le corsie laterali, con Verre e Benali che rinforzano gli ormeggi, e fa densità a metà campo sotto la guida di un grintoso Bruno.

Nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo i biancazzurri provano anche a pungere in contropiede. Al 34′ brivido in area del Napoli sulla discesa di Memushaj, che mette in mezzo senza  che nessuno raccolga. Al 43′ bella palla recuperata da Bruno a pochi metri dall’area napoletana, Caprari è lanciato a rete ma Tonelli lo stende. Giallo per il calciatore del Napoli e calcio di punizione per il Pescara: batte Caprari ma il tiro a giro è alto.

Nella ripresa scende in campo un altro Napoli, che alza immediatamente il ritmo della gara. Al 2′ calcio di punizione battuto da Jorginho dal vertice sinistro dell’area, Tonelli è liberissimo e schiaccia di testa in rete alla sinistra di Bizari. Il Pescara prova subito a reagire con una discesa di Verre, ma la difesa di casa controlla. Al 4′ Gilardino agganciato in area da Tonelli: rigore netto per il Pescara, ma Gavillucci lascia proseguire. Sul ribaltamento di fronte Callejon è solo davanti a Bizzarri, con l’estremo difensore biancazzurro che compie il miracolo. L’azione prosegue e Zielinski lancia Hamsik sul filo del fuorigioco: piatto al volo e palla in rete.

I biancazzurri non si abbattono e al 10′ Memushaj apre per Gilardino in area, ma il suggerimento è lungo di un soffio. Sei minuti dopo il centrocampista albanese prova un tiro a giro da fuori che lambisce il palo. Il Napoli a questo punto amministra, giocando sul velluto: i ragazzi di Sarri fanno girare il pallone a meraviglia e ogni volta che alzano il ritmo fanno paura. Al 22′ clamoroso errore di Gilardino, solo davanti a Reina, su un pasticciato retropassaggio della difesa partenopea: l’ex attaccante dell’Empoli calcola male le distanze e a due passi dalla porta spedisce fuori. Due minuti dopo ci prova Insigne dal limite dell’area, Bizzarri respinge in corner. Al 29′ dribbling ubriacante di Callejon che solo davanti al portiere manda fuori di poco. Un minuto dopo bomba di Jorginho da fuori, miracolo di Bizzarri e traversa, Tonelli sulla respinta spedisce alto.

E’ un monologo azzurro. Al 34′ bella giocata di Insigne, che penetra in area sulla sinistra e con un tocco di esterno impegna severamente Bizzarri. Due minuti dopo slalom di Mertens in area, tiro a giro e palla che sfiora il palo. Oddo dice qualcosa di troppo e viene espulso. Al 41′ cross di Allan, Mertens aggancia in area e batte Bizzarri sul primo palo, portando il risultato sul tre a zero. A tempo scaduto c’è tempo per un erroraccio di Zuparic, che consente a Callejon di arrivare a tu per tu con il portiere, graziato dall’attaccante spagnolo. All’ultimo secondo Mitrita si conquista un calcio di rigore che Caprari realizza. Può bastare.

Vittoria del Napoli prevedibile e meritata. I biancazzurri hanno il dovere di non abbattersi e di continuare a dare tutto partita dopo partita, magari ripartendo dal buon primo tempo del San Paolo. I conti si faranno alla fine.

 

NAPOLI (4-3-3): 25. Reina, 2. Hysaj, 33. Albiol, 62. Tonelli, 3. Strinic, 17. Hamsik, 8. Jorginho, 20. Zielinski (20’st Allan), 7. Callejon, 14. Mertens, 24. Insigne (35’st Giaccherini). A disposizione: 1. Rafael, 22. Sepe, 11. Maggio, 19. Maksimovic, 23. Gabbiadini, 30. Rog, 32. Pavoletti, 42. Diawara 95. Lasicki. All. Maurizio Sarri

PESCARA (3-5-2): 31. Bizzarri, 3. Crescenzi, 13. Zuparic, 35. Coda; 10. Benali, 6. Cristante, 5. Bruno (19’st Fornasier), 8. Memushaj, 7. Verre (25’st Mitrita); 17. Caprari, 19. Gilardino (25’st Cerri). A disposizione: 1. Fiorillo, 23. Maloku, 25. Delli Carri, 27. Pettinari, 30. Muric, 96. Pompetti. All. Massimo Oddo

Arbitro: Claudio Gavillucci di Latina

Reti: 2′ st Tonelli, 4′ st Hamsik, 41’st Mertens, 48’st Caprari

Espulso: Oddo per proteste

Ammoniti: Coda (P), Tonelli (N), Benali (P)

Corner: 6-1 per il Napoli

Spettatori: 25.000 circa

 

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