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Omicidio Neri, ascoltata di nuovo la madre per ricostruire gli ultimi giorni di vita di Alessandro

Omicidio Neri, ascoltata di nuovo la madre per ricostruire gli ultimi giorni di vita di Alessandro

PESCARA, 11 marzo – E’ arrivato nel pomeriggio il nulla osta della Procura per la riconsegna ai familiari del corpo di Alessandro Neri, il ventinovenne di Spoltore ucciso con un colpo di pistola e trovato morto dopo tre giorni nella zona di Fosso Vallelunga a Pescara.

Oggi i Carabinieri hanno di nuovo ascoltato la madre: un colloquio durato circa tre ore nel corso del quale gli investigatori hanno provato a ricostruire il contesto di vita del ragazzo, per riuscire a mettere insieme anche i possibili elementi che hanno formato i suoi ultimi giorni di vita.

Pochi i dati a disposizione: qualcosa è venuto fuori dall’esame autoptico, ma sui risultati viene mantenuto il più stretto riserbo.

Si sa che sul corpo non ci sono segni di difesa, né di lotta, ma non c’è neppure una prima ipotesi sul possibile movente. Qualche indizio potrebbe arrivare dagli interrogatori di amici e parenti, che i Carabinieri stanno ascoltando in queste ore.

Proseguono, poi, gli accertamenti sulla macchina del 29enne, trovata mercoledì mattina nel centro di Pescara, anche se al momento non risultano elementi per poter dire che non sia stato Neri a parcheggiarla lì.

Intanto in via Londra, a Spoltore, dove vive la famiglia Neri continua il viavai di parenti, amici e conoscenti. Oltre al cartello, sul cancello, con la scritta “Questa è casa di Ale!”, all’ingresso della villetta è stata posizionata una foto gigante del ragazzo. Nel giardino, invece, è stato sistemato lo striscione che ieri era stato esposto allo stadio Adriatico, durante la partita di serie B Pescara-Parma, con scritto “Nerino nel cuore. La Nord ti rende onore”.

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