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Parma-Pescara 0-1, Zeman rivoluziona la squadra e sbanca il Tardini. Decide un gol di Brugman

Parma-Pescara 0-1, Zeman rivoluziona la squadra e sbanca il Tardini. Decide un gol di Brugman

PARMA, 14 ottobre – Seconda vittoria in trasferta per il Pescara di Zeman. Al Tardini di Parma i biancazzurri conquistano l’intera posta in palio con una prova solida e concreta, senza concedere grosse occasioni agli avversari. Decide la rete di Brugman, su azione tipicamente zemaniana. La manovra non è ancora fluida come vorrebbe il tecnico boemo, ma in attesa di tempi migliori sono tre punti d’oro.

Dopo la brutta sconfitta interna contro il Cittadella, Zeman vara una mini-rivoluzione: fuori Pigliacelli, Coulibaly e Del Sole, dentro Fiorillo, Palazzi e Mancuso. Rientrano anche Capone, la scorsa settimana impegnato in nazionale, insieme a Coda e Perrotta, reduci da problemi fisici. Solito 4-3-3 per il Pescara, con D’Aversa che si schiera a specchio: tridente offensivo dei ducali formato da Calaiò, Siligardi e Baraye.

PRIMO TEMPO

Subito Parma aggressivo in avvio, con il Pescara che controlla e prova a manovrare. Meglio i padroni di casa nel primo quarto d’ora. Il centrocampo biancazzurro è schiacciato sulla linea difensiva, troppo bassa, e la squadra fatica a costruire. Al 17′, su una ripartenza del Parma, Calaiò mette Baraye a tu per tu con Fiorillo, ma l’attaccante gialloblu indugia troppo, permettendo a Palazzi di toccare quel tanto che basta per sventare la minaccia. Il pubblico di casa se la prende con l’arbitro reclamando un rigore – per la verità inesistente – e il direttore di gara allontana dal campo l’inviperito ds Faggiano.

Al 21′ buona combinazione Zampano-Mancuso sulla destra, con l’ex Samb che mette in mezzo, ma Frattali intercetta. Al 24′ è Capone a penetrare in area sul versante opposto e a concludere da distanza ravvicinata: tiro debole e centrale. Un minuto dopo risponde Scavone, Fiorillo è attento.

Con il passare dei minuti i biancazzurri conquistano metri e si fanno più aggressivi. Al 32′ assist di Brugman per Mancuso, che in area colpisce di testa in tuffo: Frattali è reattivo. Al 38′ clamorosa occasione per il Pescara, con Mazzotta che mette in mezzo dal fondo, Pettinari tocca di tacco ad un passo dalla porta, ma un difensore del Parma salva sulla linea. Si va al riposo con gli ospiti in crescita, che a conti fatti avrebbero meritato anche il vantaggio.

SECONDO TEMPO

La ripresa si apre con un’altra occasionissima per il Pescara, con Zampano che dalla destra mette in mezzo di prima e con Mancuso che a porta vuota arriva in ritardo di un soffio. Il Pescara ha alzato i baricentro ed è padrone del campo. Entra Di Gaudio al posto di Baraye e i gialloblu diventano più rapidi e dinamici. La partita è apertissima.

Al quarto d’ora pericolosissimo il Parma, in ripartenza, con un taglio velenoso di Di Gaudio in area: decisivo il recupero di Perrotta, che manda in corner. Il Pescara torna a macinare gioco e al 18′ si divora un gol con Zampano che tutto solo, imbeccato da Brugman, schiaccia male di testa ad un passo dal portiere.

Il Parma è in difficoltà e D’Aversa corre ai ripari: dentro Insigne al posto di Siligardi. Zeman risponde inserendo Valzania al posto di Palazzi, che è a rischio per via dell’ammonizione rimediata nel primo tempo, e Benali, che rileva uno spento Capone. Poi Carraro al posto di Kanoutè.

L’ingresso di Di Gaudio vivacizza la fase offensiva del Parma. Proprio Di Gaudio, al 32′, a semina il panico nella difesa avversaria e a sferra un bolide dal limite dell’area che Fiorillo è bravo a deviare in corner. Cresce il Parma, che sfonda sulla sinistra ancora con Di Gaudio e sfiora il palo. Entra anche Ceravolo, che insieme a Insigne e Di Gaudio mette sotto pressione la difesa ospite.

Al 40′, però, nel miglior momento del Parma, è il Pescara a trovare il gol con uno splendido triangolo Brugman-Mancuso-Brugman: Mancuso fa sponda sulla destra e l’uruguaiano batte Frattali a porta vuota. Brugman festeggia arrampicandosi sulle transenne che lo separano dai tifosi biancazzurri. D’Aversa viene espulso per proteste.

Brivido per Fiorillo, ad un minuto dal novantesimo, con la gran botta di Insigne che da 25 metri fa la barba al palo. Nei quattro minuti di recupero il Parma attacca più con la forza dei nervi che con il cervello. I baincazzurri contengono gli attacchi e al triplice fischio dell’arbitro possono festeggiare.

 

PARMA (4-3-3): Frattali, Iacoponi, Lucarelli, Gagliolo, Scaglia, Scozzarella, Dezi, Scavone, Siligardi (20′ st Insigne), Calaiò (36′ st Ceravolo), Baraye (7′ st Di Gaudio). A disposizione: Nardi, Corapi, Mazzocchi, Munari, Ramos, Frediani, Barillà, Nocciolini, Sierralta. All.: Roberto D’Aversa

PESCARA (4-3-3): Fiorillo, Zampano, Coda, Perrotta, Mazzotta, Kanoutè (28′ st Carraro=, Palazzi (20′ st Valzania), Brugman, Mancuso, Pettinari, Capone (22′ st Benali). A disposizione: Pigliacelli, Crescenzi, Balzano, Ganz, Elizalde, Fornasier, Coulibaly, Del Sole, Baez. All.: Zdenek Zeman

Arbitro: Baroni di Firenze

Reti: 40′ st Brugman (PE)

Corner: 5-4 per il Pescara

Espulsi: D’Aversa (PR) per proteste

Ammoniti: Iacoponi (PR), Scavone (PR), Palazzi (PE), Fiorillo (PE)

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