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Pd in rivolta a Manoppello contro accordo D’Alfonso-Ncd: è l’emblema dello scollamento tra vertici e base

Pd in rivolta a Manoppello contro accordo D’Alfonso-Ncd: è l’emblema dello scollamento tra vertici e base

MANOPPELLO, 21 dicembre – Il caso di un piccolo comune abruzzese è l’emblema dello scollamento tra i vertici del Partito Democratico e la sua base. La sconfitta al referendum e la crescente emorragia di consensi non sembrano avere insegnato molto ai colonnelli del Pd abruzzese, sempre più assorbiti dalle alchimie del potere e sempre più lontani dal sentimento della base. Una base che è in rivolta a Manoppello, comune di 7.400 abitanti a meno di 6 chilometri dal feudo del presidente della Regione Luciano D’Alfonso, contro la candidatura del sindaco Giorgio De Luca nella lista di centrosinistra per le elezioni provinciali a Pescara.

La presenza in lista del primo cittadino del paese De Luca, in quota Ncd, è frutto dell’accordo tra il governatore Luciano D’Alfonso e la coordinatrice regionale del Nuovo Centrodestra Federica Chiavaroli. Una provocazione, per i militanti del circolo Pd di Manoppello, che alle ultime elezioni comunali avevano sostenuto una candidata di centrosinistra sconfitta proprio da De Luca. Per questo sulla bacheca nella piazza del paese, riservata al Partito Democratico, è comparso un manifesto di protesta dal titolo quanto mai eloquente: “Pinocchio e il cambio di casacca”.

Facile immaginare il disorientamento e il disappunto dei militanti del centrosinistra locale, che nel Consiglio comunale di un piccolo centro sono all’opposizione di un sindaco di centrodestra, che hanno fatto campagna elettorale contro quel sindaco di centrodestra e che in Provincia rischiano di ritrovarsi rappresentati proprio da quel sindaco di centrodestra. Quando l’identità politica viene umiliata e non c’è più distinzione tra i partiti in competizione, la politica di fatto scompare. A maggior ragione considerando che la Chiavaroli, per tenersi ogni porta aperta, oltre a candidare De Luca con la lista di centrosinistra, ha schierato Maragno e Semproni con la lista di centrodestra.

Il circolo del Pd di Manoppello, però, non ha accettato la classica logica dei panni sporchi da lavare in famiglia e ha espresso pubblicamente il suo dissenso. Questo il contenuto del manifesto esposto in bacheca e che nelle prossime ore sarà affisso anche in altri punti del paese:

“La lista delle provinciali? Un ibrido improponibile ! Come si ritrova De Luca in una lista di centrosinistra? Siamo tutti consapevoli che De Luca e la coerenza politica non si possono vedere neanche a distanza, dati i suoi continui cambi di casacca durante gli anni. Ma che senso ha combattere il Pd alle comunali e poi allearsi con esso alle provinciali? Socialisti, centrodestra, centrosinistra, Rialzati Abruzzo e adesso Nuovo Centrodestra, insomma chi più ne ha più ne metta ! Un ottimo esempio da seguire ! La politica è stata definita la seconda più antica professione del mondo, ma a Manoppello assomiglia molto di più alla prima. Dopotutto c’è chi vive per la politica o chi vive di politica”.

Poi l’annuncio che i consiglieri comunali in quota Pd non voteranno il sindaco del paese alle provinciali e un appello rivolto ai consiglieri comunali di maggioranza:

“Naturalmente le nostre consigliere non sosterranno questa scelta del sindaco, ma la vera domanda che poniamo è un’altra: i consiglieri comunali di maggioranza, come si comporteranno? Ci riferiamo naturalmente a personaggi come Costantini, Palmisano, Di Bartolomeo. Il popolo si aspetta un gesto di coerenza, altro che assenze strategiche al consiglio o remissione delle deleghe”.

Quindi l’affondo finale contro il sindaco De Luca:

“Cari cittadini e amministratori dissidenti, ricordatevi che in questo comune regna un solo motto: qui comando io e questa è casa mia”.

pd manoppello

Il manifesto del Pd esposto a Manoppello

Il segretario provinciale del Pd, Francesca Ciafardini, non senza qualche imbarazzo per le manovre del governatore Luciano D’Alfonso, minimizza la portata delle polemiche e si mostra comprensiva nei confronti delle ragioni del circolo democrat di Manoppello:

“La lista ‘La Provincia in Comune per DI Marco presidente’ presentata per concorrere all’elezione del Consiglio provinciale di Pescara è una lista civica che non comporta variazioni di alleanze nel centrosinistra. Il PD guarda a rinforzare l’alleanza di centrosinistra e non sono state fatte direzioni regionali che modifichino il quadro delle alleanze in campo a Pescara e in Regione Abruzzo. Comprendo benissimo il disappunto delle consigliere di minoranza al Comune di Manoppello che restano giustamente disorientate ma intendo rassicurare tutti i militanti e gli elettori del PD che non è mutato il quadro di alleanze dentro cui il pd si muove per costruire progetti di governo locali e nazionali. La lista per il consiglio provinciale è una lista civica per un ente di secondo livello che non prevede ai sensi della legge Del Rio il voto diretto dei cittadini. Le Province, bocciate le modifiche costituzionali con il referendum del 4 dicembre scorso, restano a pieno titolo istituzioni dello Stato ma solo come rappresentanti delle istituzioni comunali. In questo quadro considero prive di fondamento ipotesi di alleanze strutturali tra Pd e Ncd, i cui simboli non compaiono neppure nel logo della lista, perché essa non è stata presentata dal Partito ma compilata e presentata dal Presidente della Provincia in carica”.

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