Pescara
Stai leggendo
Uomo trovato morto in ascensore a Montesilvano, si sgonfiano le accuse a carico dell’imputata

Uomo trovato morto in ascensore a Montesilvano, si sgonfiano le accuse a carico dell’imputata

PESCARA, 6 giugno 2017 – Si sono sgonfiate le accuse a carico di Happy Ayegbeni, la donna nigeriana di 35 anni, inizialmente imputata per omicidio preterintenzionale, in relazione alla morte del pensionato Donato Piangiarella, 74 anni, dirigente di una squadra di calcio, trovato senza vita il 6 settembre del 2014, nell’ascensore di una palazzina in via Cerrano, a Montesilvano. Questa mattina, davanti al gup del tribunale di Pescara, Elio Bongrazio, il pubblico ministero  ha modificato il capo di imputazione, che da omicidio preterintenzionale si è ridotto ad omissione di soccorso.

In base al nuovo capo d’imputazione, Ayegbeni è accusata di omissione di soccorso perchè:

“dopo avere avuto, all’interno della propria abitazione, un alterco con Piangiarella Donato, nel corso del quale l’uomo riportava una ferita lacerocontusa in sede fronto-temporale per l’urto contro un margine rimanendo steso a terra, ometteva di prestare l’assistenza occorrente e di darne immediato avviso all’Autorità ed anzi portava fuori dalla propria abitazione, abbandonandolo all’interno dell’ascensore condominiale, il corpo del Piangiarella , il quale decedeva per insufficienza cardiaca acuta da ischemia miocardica acuta in grave coro-miocardiosclerosi”.

Una decisione che non soddisfa l’avvocato di parte civile Alfredo Di Francesco, che assiste la moglie ed il figlio di Piangiarella. Il legale aveva sostenuto che:

“in base alle prove raccolte è chiaro che è stata una spinta a provocare la caduta della vittima”.

Una tesi finita al centro di una lunga sfida a colpi di perizie e culminata con la decisione assunta questa mattina dal pm.

Il giudice infine ha aggiornato l’udienza al 26 settembre prossimo, per permettere al legale della difesa, Simone Matraxia, di decidere se procedere con il rito abbreviato, come richiesto in precedenza, o con il rito ordinario. Matraxia ha commentato:

“La vicenda, come era giusto che fosse, si è notevolmente ridimensionata. Il giudice ha assunto questa decisione anche alla luce della sentenza della Cassazione, che aveva annullato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti della mia assistita”.

 

Mi sento...
Felice
0%
Orgoglioso
0%
Euforico
0%
Ok
0%
Triste
0%
Arrabbiato
0%