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Pescara, abolita la ‘tassa sulla disabilità’. Il M5s: “Utile per abbattere le barriere architettoniche”

Pescara, abolita la ‘tassa sulla disabilità’. Il M5s: “Utile per abbattere le barriere architettoniche”

PESCARA, 31 agosto 2017 – Un provvedimento utile e intelligente, per favorire l’abolizione delle barriere architettoniche nella città di Pescara. La proposta di delibera, presentata dal Movimento 5 Stelle, è stata approvata dal Consiglio comunale: si va dunque verso la cancellazione del canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche quali scivoli, rampe e strutture simili, necessarie per consentire alle persone con disabilità il superamento delle barriere architettoniche. Con il superamento di quella che i pentasellati chiamano “la tassa sulla disabilità”, diventa dunque più conveniente ed economico, per i privati, realizzare opere in grado di agevolare la mobilità della persone disabili.

Le consiglieri comunali pentastellate, Enrica Sabatini e Erika Alessandrini, osservano:

“Dopo un anno e mezzo di battaglia siamo riuscite ad ottenere il voto in aula  e siamo soddisfatte che il Consiglio comunale abbia accolto la nostra proposta. Eliminando finalmente quella che abbiamo chiamato la ‘tassa sulla disabilità’, mettiamo fine ad un odioso balzello che per troppi anni, nel nostro territorio cittadino, si è rivelato un ostacolo per il raggiungimento dell’accessibilità universale ed ha rappresentato, di fatto, un freno all’azione di necessario abbattimento delle barriere architettoniche”.

Il regolamento del Comune di Pescara, relativo al pagamento dell’occupazione di suolo pubblico, prevedeva infatti un esborso elevato per un commerciante che, per esempio, avesse voluto installare uno scivolo o una rampa necessari al superamento delle barriere architettoniche, dal momento che risultava necessario affrontare le spese di installazione della struttura, ma anche il pagamento relativo all’occupazione di suolo pubblico della medesima struttura e del relativo contratto.

Sabatini e Alessandrini fanno due conti:

“Fino a ieri era previsto il pagamento di 62,64 euro per metro quadrato permanentemente occupato per scivoli, rampe e strutture simili, necessarie a consentire alle persone con disabilità il superamento delle barriere architettoniche. Si poteva, per esempio, arrivare a cifre fino a 300 euro annuali per l’occupazione di strutture indispensabili ad abbattere un ostacolo di due gradini, garantendo la pendenza del 8 % stabilita dalla legge. Un’ ulteriore spesa era inoltre quella di registrazione del contratto di occupazione, che periodicamente doveva essere rinnovato e determinava un esborso di 200 euro per la registrazione, insieme al pagamento di 7 marche da bollo da 16 euro e di ulteriori 300 euro per il solo contratto. Una cifra esorbitante ed inaccettabile che da oggi, grazie alla nostra proposta di delibera, non dovrà essere più versata”.

Una misura di civiltà, dunque, che si auspica possa presto tradursi in risultati concreti e tangibili. Le due esponenti del Movimento 5 Stelle ricordano che la proposta era stata sollecitata da cittadini e associazioni del territorio, che da anni lavorano in prima fila sul tema della disabilità, come per esempio l’associazione Carrozzine Determinate.

Le due consigliere comunali concludono:

“Questo risultato è frutto di un lavoro di squadra e si inserisce in un progetto più ampio, che stiamo portando avanti da anni, con il quale abbiamo già ottenuto importanti risultati come l’istituzione del disability manager nel Comune di Pescara, l’utilizzo dei proventi relativi alle sanzioni delle fototrappole per l’abbattimento delle barriere architettoniche, la definizione di tempi certi per l’elaborazione del Peba. Inoltre è in discussione, proprio in queste settimane, in commissione consiliar,e un’altra delibera del M5s per inserire nel Comune di Pescara un garante dei disabili. Vogliamo rendere Pescara un modello virtuoso che consenta alle persone con disabilità di poter godere pienamente la nostra città, eliminando le barriere fisiche, sociali e culturali che impediscono la piena partecipazione alla vita cittadina”.

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