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Pescara città ‘sbadata’, 7mila denunce di smarrimento ai Cc. E c’è anche chi perde l’auto

Pescara città ‘sbadata’, 7mila denunce di smarrimento ai Cc. E c’è anche chi perde l’auto

PESCARA, 30 giugno – Pescara città di ‘sbadati’: non solo il documento d’identità, la carta di circolazione del veicolo, il telefono cellulare e la carta di credito, ma anche l’automobile, la sigaretta elettronica, il passaporto con i timbri delle vacanze di una vita o la vecchia patente con la foto da giovane. Insomma, i pescaresi perdono ogni tipo di oggetto e per tutto, o quasi, presentano la denuncia di smarrimento. Quasi settemila le denunce che i Carabinieri della Compagnia di Pescara hanno ricevuto nel 2016 nel solo capoluogo adriatico.

A scattare la fotografia della situazione oggetti smarriti in città sono il colonnello Marco Riscaldati, comandante provinciale dei Carabinieri, il maggiore Claudio Scarponi, comandante della Compagnia di Pescara, e il luogotenente Claudio Ciabattoni, comandante della Stazione di Pescara Principale. Nel 2016 le denunce di smarrimento sono state 6.926. Trend analogo nei primi sei mesi di quest’anno: oltre 3.000 le denunce.

La gran parte delle denunce riguarda i documenti di identità personale, certificati e documenti dei veicoli, telefoni cellulari, che spesso vengono riconsegnati in caserma dai cittadini che li trovano e poi restituiti a seguito di indagini, carte di credito-debito e tessere sanitarie. I cittadini che perdono i propri oggetti appartengono a tutte le fasce di età. Gli smarrimenti avvengono in prevalenza in luoghi pubblici o aperti al pubblico; nel periodo estivo numerosi sono anche quelli in spiaggia. Ci sono oggetti e documenti per cui la denuncia è obbligatoria per legge, altri per cui, invece, non è obbligatoria, ma viene comunque richiesta da enti e istituti come certificazione.

Emblematico un caso raccontato dai Carabinieri: il titolare di un centro per il ritiro di acquisti on line ha consegnato 37 documenti ai Carabinieri, dimenticati in pochi mesi da cittadini che lo avevano utilizzato per il ritiro della merce. In alcuni rari casi dietro la denuncia di smarrimento, soprattutto delle carte di identità e delle carte di credito ricaribili, si nascondono però reati, in particolare truffe online.

“Negli ultimi anni – sottolinea Riscaldati – 12mila persone hanno perso il documento di identità, vale a dire circa il 10% della popolazione. Le denunce in città, nel 2016, sono state circa novemila e, di queste, settemila sono state prese dai Carabinieri. C’è un grande impegno dell’Arma in tal senso. Il suggerimento, prima di presentare la denuncia, è di aspettare un po’, di parlare con i familiari e con chi conosce le nostre abitudini, di fare mente locale e di ripercorrere la propria giornata, perché spesso l’oggetto smarrito è tra le mura domestiche”.

Riscaldati annuncia inoltre che il Comando provinciale sta lavorando anche sulla rendicontazione di tutti gli interventi che l’Arma svolge per litigiosità e sulle truffe online, fenomeno che “sta diventando molto rilevante per la comunità”.

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