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Pescara, 3 palazzi Ater a rischio crollo: sgomberate 236 persone /FOTO

Pescara, 3 palazzi Ater a rischio crollo: sgomberate 236 persone /FOTO

PESCARA, 5 luglio – Sono iniziati questa mattina e stanno procedendo con regolarità gli sgomberi delle tre palazzine in via Lago di Borgiano per le quali il sindaco ha firmato ordinanza di inagibilità.

Le palazzine sono di proprietà dell’Ater, che si dovrà preoccupare della sistemazione e della presa in carico delle famiglie per le quali si dovrà ovviamente provvedere a reperire un altro alloggio.

Sul posto, oltre alla Polizia municipale che sta procedendo nella notifica i provvedimenti, ci sono il sindaco Marco Alessandrini e il vice Antonio Blasioli.

L’inagibilità è stata riscontrata con approfondite perizie eseguite dopo le recenti scosse di terremoto. Il sindaco, Marco Alessandrini, ha firmato un’ordinanza in cui dichiara “l’inagibilità totale dei fabbricati” e ordina all’Ater “lo sgombero immediato” e “la demolizione”.

Il primo cittadino ha anche attivato il Centro operativo comunale (Coc) per gestire l’emergenza e trovare una collocazione provvisoria alle persone che devono lasciare le case. La sistemazione definitiva degli inquilini spetta invece all’Ater, proprietaria degli immobili. Stamani l’ordinanza di sgombero è stata notificata ai residenti, non senza proteste. Nella fase emergenziale, per questa notte, i cittadini dovrebbero essere ospitati negli hotel della zona, ma, in tal senso, il Coc è ancora al lavoro.

Fuori casa 84 famiglie per un totale di 236 persone, tra cui anziani e disabili, per i quali, appunto, l’Ater sta cercando una sistemazione. Qualche protesta pacifica da parte dei residenti, di fronte all’incertezza sulla destinazione.

L’ATER, AL LAVORO PER TROVARE SISTEMAZIONE A FAMIGLIE

“Stiamo lavorando in sinergia con il Comune, il Coc e la Protezione civile e stiamo cercando di reperire alloggi di nostra proprietà attualmente liberi”. Così l’amministratore unico dell’Ater di Pescara, Virgilio Basile.

“Abbiamo dieci alloggi subito pronti ed altri 18, prima occupati abusivamente, che hanno bisogno di alcuni interventi per poter essere assegnati – aggiunge – sono 28 alloggi, su un totale di 84 famiglie da sistemare. Stiamo valutando caso per caso come procedere, anche in base alle diverse situazioni dei residenti, e su questi aspetti si sta adoperando anche il Comune. Stamani, nel corso di una riunione in Prefettura, abbiamo fatto il punto della situazione”.

L’amministratore dell’Ater spiega anche che non è stato possibile pensare ad un piano di evacuazione e successiva sistemazione per due motivi: in primo luogo “un piano prevede disponibilità di locali e di denaro e noi anche per finanziare la relazione da cui sono emerse le criticità abbiamo dovuto reperire somme urgenti”; in secondo luogo “stavamo valutando la vulnerabilità sismica e non ci aspettavamo che sarebbe venuta fuori una inidoneità statica”.

 

 

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