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Pescara-Lazio 2-6, un’altra umiliazione e i tifosi di casa se ne vanno. Applausi solo per Immobile

Pescara-Lazio 2-6, un’altra umiliazione e i tifosi di casa se ne vanno. Applausi solo per Immobile

PESCARA, 5 febbraio – Finisce con un punteggio tennistico. Un Pescara inconsistente e inadeguato si lascia travolgere in casa dalla Lazio. E’ la gara più sentita dai tifosi abruzzesi, in nome di una rivalità che dura da oltre 40 anni: la piazza chiede un sussulto di dignità, ma la squadra non dà segnali di vita. All’Adriatico i ragazzi di Oddo partono malissimo, riescono a rimontare due gol alla squadra di Inzaghi, ma nella ripresa si arrendono alle proprie debolezze e subiscono la goleada. Fuori dallo stadio qualche scaramuccia tra le due tifoserie, ma senza serie conseguenze.

Il primo quarto d’ora è da incubo, anche se la prima iniziativa, al 3′ di gioco, è del Pescara: buona ripartenza di Caprari, che innescato da un recupero di Muntari si invola verso la porta avversaria. L’ex gioiellino della Roma si allarga troppo e il tiro finisce al lato. E’ un fuoco di paglia. Tre minuti dopo risponde Lukaku da fuori, sugli sviluppi di un corner, ma Bizzarri blocca.

Al 10′ la Lazio passa in vantaggio con Parolo, liberissimo di colpire di testa al centro dell’area su cross dalla destra di Felipe Anderson. Un minuto dopo azione fotocopia sulla fascia opposta e per poco Parolo non mette dentro. Al 13′ Keita è solo davanti a Bizzarri, ma indugia qualche attimo di troppo e si fa chiudere in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo battuto da Biglia, ancora Parolo di testa ed è 0-2. La partita sembra chiusa e la Lazio rischia di dilagare. Al 21′ è l’indimenticato ex Ciro Immobile a sfiorare il terzo gol, ma l’attaccante napoletano grazia Bizzarri. Sei minuti dopo Brugman perde palla in uscita e Immobile, dal limite dell’area, impegna severamente  il portiere del Pescara.

Al 29′ il Pescara riapre la partita: buona iniziativa di Caprari, che libera al tiro Kastanos. Sulla respinta di Marchetti irrompe Benali e ribadisce in rete. Passano cinque minuti e il Pescara avrebbe l’occasione per pareggiare: Zampano viene atterrato in area e Giacomelli indica il dischetto, ma Caprari batte in modo debole e centrale. E’ una maledizione: cinque rigori su sei sbagliati dai ragazzi di Oddo. Il Pescara però non si abbatte e al 41′ ci pensa Brugman: sugli sviluppi di un corner battuto da Caprari il centrocampista uruguaiano raccoglie di sinistro e al volo batte Marchetti. Tutto lo stadio in piedi a cantare. La squadra va al riposo tra gli applausi. E’ la dimostrazione della fame di successi del pubblico pescarese.

Nella ripresa passano 4 minuti e la difesa del Pescara si lascia trovare ancora una volta impreparata, con un pallone vagante in area raccolto da Milinkovic, che colpisce il palo da distanza ravvicinata: Parolo è in agguato e sigla la tripletta personale. Un minuto dopo gran tiro di Caprari da fuori, ma Marchetti è bravo a deviare in angolo. Continui ribaltamenti di fronte e al 7′ Basta è solo in area ma angola troppo e la palla esce fuori. Al 12′ un erroraccio di Muntari in uscita, complice un intervento sfortunato di Gyomber in scivolata, consente ad Immobile di arrivare a tu per tu con Bizzarri: assist generoso per Keita, che mette a segno il quarto gol.

Partita virtualmente chiusa, ma i biancazzurri non mollano. Al 14′ bel cross di Zampano dalla sinistra, velo di Benali in area, ma Caprari si coordina male e spara alto. Al 18′ Benali apre per Mitrita sulla sinistra, il rumeno si accentra al limite dell’area e lascia partire un bel tiro ad incrociare che lambisce il palo destro della porta difesa da Marchetti. Al 23′ bolide di Parolo da fuori, ma Bizzarri gli nega il quarto gol personale. Calcio d’angolo battuto da Biglia e Immobile da pochi passi deposita in rete. La punta biancoceleste non esulta e il pubblico di casa lo applaude.

Al 32′ la Lazio passeggia su ciò che resta del Pescara: Parolo, ancora una volta completamente indisturbato, raccoglie l’assist di Filipe Anderson e sigla il quarto gol personale, portando a sei la marcature della sua squadra. I tifosi di casa abbandonano il settore centrale della Curva Nord in segno di protesta. A cinque minuti dal termine Immobile viene sostituito e tutto l’Adriatico lo applaude.

Neanche una gioia per i tifosi del Pescara: i ragazzi di Oddo rischiano di frantumare ogni record negativo. Solo 6 punti conquistati sul campo in 23 partite. L’impressione è che ormai, anche sul piano mentale, la squadra abbia mollato.

 

PESCARA (4-3-2-1): Bizzarri, Zampano, Stendardo, Gyomber, Biraghi (28′ st Crescenzi), Muntari (13′ st Mitrita), Brugman (25′ st Cerri), Verre, Benali, Kastanos, Caprari. A disposizione: Fiorillo, Bruno, Pepe, Maloku, Delli Carri, Vitturini, Cubas, Del Sole. Allenatore Massimo Oddo

LAZIO (4-3-3): Marchetti, Basta, De Vrij, Hoedt, Lukaku, Parolo, Biglia, Milinkovic, Felipe Anderson, Immobile (85′ st Tounkara), Keita (20′ st Lulic). A disposizione: Strakosha, Vargic, Patric, Djordjevic, Crecco, Wallace, Bastos, Luis Alberto, Murgia. Allenatore Simone Inzaghi

ARBITRO: Giacomelli di Trieste

RETI: 10′ pt Parolo, 14′ pt Parolo, 29′ pt Benali, 41′ pt Brugman, 4′ st Parolo, 12′ st Keita, 24′ Immobile, 77′ Parolo

AMMONITI: Biglia

CORNER: 4-2 per la Lazio

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