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Pescara, perseguita la ex e la sequestra. Poi minaccia di uccidersi

Pescara, perseguita la ex e la sequestra. Poi minaccia di uccidersi

PESCARA, 23 settembre – L’ha attirata con la scusa di un regalo, per il compleanno che stava arrivando, sembrava tranquillo, come se avesse finalmente messo da parte l’idea di riprendere una relazione interrotta da tempo. Invece aveva preparato nella sua testa un piano terribile che solo per disperazione e prontezza della vittima non si è trasformato in tragedia.

Ora un ventenne pescarese è agli arresti domiciliari, eseguiti dai Carabinieri, accusato di stalking e sequestro di persona nei confronti di una sua coetanea, con cui aveva avuto una lunga relazione.

Quattro anni di fidanzamento tra i due, poi le cose avevano cominciato a non andare bene e la storia è finita. Chiusa da lei. Decisione che lui non ha accettato. La storia, purtroppo, è come mille altre: telefonate, messaggi insistenti, E poi pedinamenti, appostamenti sotto casa, scenate di gelosia.

Alla ragazza mancava l’aria. Poi un momento di calma, che faceva ben sperare. Una telefonata normale, gentile. Con una richiesta d’incontro. Lei ha avuto i suoi bei dubbi, ma il ragazzo ha vinto ogni resistenza dicendo di volerle dare semplicemente il regalo di compleanno.

Un approccio quieto. Lui ha detto di aver poggiato il regalo nel garage sotto casa e, insieme, sono entrati nel locale.

Lui ha chiuso la basculante ed è iniziato un vero e proprio incubo: ha legato la ragazza mani e piedi a una sedia, utilizzando il nastro isolante.

Poi ha cominciato a tormentarla, a ricordare momenti della loro storia, sostenendo ripetutamente di essere ancora innamorato di lei. Di essere disposto a uccidersi per lei. Ha preso un coltello e se lo è puntato al petto, dicendole di essere pronto a morire lì, proprio davanti ai suoi occhi.

A quel punto la ragazza ha avuto un’intuizione, lo ha tranquillizzato, dicendogli di essere pronta a fare qualsiasi cosa lui chiedesse e ha chiesto in cambio soltanto di essere liberata perchè il nastro isolante le faceva male a polsi e caviglie. E’ stata convincente.

Lui l’ha liberata e lei è stata pronta nell’approfittare di un momento di distrazione per fuggire.

A quel punto lui si è chiuso nel garage. I genitori, saputo quello che stava succedendo hanno chiamato i Carabinieri: la pattuglia di zona è intervenuta e, faticosamente, ha convinto il giovane a uscire e a consegnarsi.

Ora il ragazzo è agli arresti domiciliari, so ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip e notificata dai Carabinieri.

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