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Pescara-Spezia 3-2, vittoria che vale oro per il Delfino. Tripletta di Mancuso, brividi nel finale

Pescara-Spezia 3-2, vittoria che vale oro per il Delfino. Tripletta di Mancuso, brividi nel finale

PESCARA, 22 aprile – Il Pescara rompe l’incantesimo e torna al successo dopo 11 partite senza vittorie. I ragazzi di Pillon conquistano tre punti fondamentali, in chiave salvezza, anche alla luce dei risultati delle inseguitrici. Contro i liguri conta solo vincere e i biancazzurri centrano l’obiettivo con una prova che, per almeno 70 minuti, è finalmente all’altezza delle aspettative: manovra fluida e ordinata, determinazione in fase di interdizione, sovrapposizioni sulle fasce e cattiveria sotto porta. Il valore aggiunto è Leonardo Mancuso, che mette a segno una tripletta di inestimabile valore. Lo Spezia si presenta all’Adriatico senza particolari assilli di classifica e non sembra mettere in campo motivazioni particolari. Le insidie, però, sono sempre dietro l’angolo. Fino ad oggi, d’altronde, il Pescara era stato il peggior nemico di se stesso. Lo ha dimostrato anche oggi, complicandosi la vita negli ultimi 25 minuti.

PRIMO TEMPO

Biancazzurri subito all’attacco, in avvio, con una buona iniziativa di Falco sulla destra. Poco dopo conclusione debole di Machin dal limite, palla di poco al lato. Al 7′ risponde lo Spezia con Pessina, che dalla distanza non inquadra lo specchio della porta.

Al 13′ cross di Balzano dalla destra, Pettinari è atterrato al centro dell’area e l’arbitro Ghersini indica il dischetto. Dagli undici metri va Mancuso, che manda all’incrocio alla destra di Manfredini. Freddo e preciso l’attaccante biancazzurro.

Il Pescara non si accontenta e due minuti dopo, ancora con Mancuso, trova il raddoppio. L’ex attaccante della Samb lavora il pallone all’altezza del vertice sinistro dell’ara, si accentra di qualche passo e trova l’angolino opposto. Non impeccabile l’intervento del portiere spezzino.

La squadra di Pillon controlla senza affanni e di tanto in tanto torna a farsi vedere nella metà campo avversaria. In evidenza Falco, che mette in campo quel dinamismo e quell’imprevedibilità di cui la squadra aveva estremo bisogno.

Al 24′ un cross insidioso di Pessina dalla sinistra per poco non beffa Fiorillo. Quattro minuti dopo si distende bene il Pescara, in ripartenza, con Machin e Mancuso, la palla finisce a Falco che conclude debolmente. Sul rovesciamento di fronte De Francesco prova a piazzare il pallone dal limite e sfiora l’incrocio. Al 38′ Pettinari, generosissimo, prova a sfondare per vie centrali, ma la sua conclusione finisce sull’esterno della rete. Pericolosi gli ospiti, in mischia, sugli sviluppi di un corner.

Al 42′ Machin è egoista al limite dell’area avversaria: spedisce alto, da posizione impossibile, quando avrebbe potuto servire due compagni di squadra. Si va al riposo con il Pescara in vantaggio di due reti.

SECONDO TEMPO

Nella ripresa Capone prende il posto di Falco. Doppia sostituzione nello Spezia, con Gallo che getta nella mischia Mulattieri e Augello nel tentativo di riequilibrare la gara. E’ però sempre il Pescara a fare la partita. I biancazzurri martellano sulle fasce e continuano a costruire occasioni.

All’8′ uno scatenato Mancuso, in ripartenza, parte dalla metà campo, affonda per vie centrali e cala il tris mandando all’angolino. Un colpo da biliardo che vale la tripletta personale per l’attaccante del Pescara. E che chiude definitivamente l’incontro.

Ancora biancazzurri pericolosi, al 15′, con Brugman che crea scompiglio nell’area dello Spezia. Pettinari è anticipato di un soffio. Tre minuti dopo Brugman inventa in acrobazia per Valzania, palla a Pettinari, la conclusione della punta scuola Roma è murata da un avversario. La squadra di Pillon è padrona assoluta del campo. Al 20′ torna a farsi vedere lo Spezia con Mulattieri, ma la sua conclusione, dal limite dell’area, è da dimenticare.

Al 22′ lo Spezia accorcia le distanze, con uno splendido calcio di punizione di De Francesco, che da circa 25 metri insacca alla destra di Fiorillo. Un minuto dopo lo Spezia, sempre su punizione, prova a riaprire la partita, ma la palla sorvola la traversa. Al 28′ il Pescara vede i fantasmi: lo Spezia affonda sulla corsia di sinistra, la difesa biancazzurra si addormenta, la palla arriva sul lato opposto a Mulattieri, che a porta vuota realizza. Una gara che il Pescara ha controllato in lungo e largo rischia di trasformarsi in un incubo.

Al 32′ ci prova Machin, dalla distanza, ma il suo tiro finisce alto. Lo Spezia a questo punto ci crede e riprende ad attaccare. Pessina si rende pericoloso in area, il Pescara si salva in angolo. Al 40′ Pillon effettua una doppia sostituzione: Fornasier al posto di Coda, alle prese con fastidi muscolari, e Baez al posto di Mancuso, appaluditissimo dai tifosi.

Negli ultimi secondi Fiorillo salva su Granoche. L’arbitro assegna cinque minuti di recupero e lo Spezia cerca l’impresa. Capone, autore di una prova assolutamente negativa, spreca in attacco. Lo Spezia riparte e per poco non trova il pareggio. Lopez, però, si lascia cadere a terra in area e l’arbitro interrompe il gioco per ammonirlo.  All’ultimo secondo Brugman ruba palla a metà campo, se ne va in porta e solo davanti al portiere spedisce incredibilmente alto.  Arriva il fischio finale. Il Pescara vince 3-2 e conquista tre punti d’oro.

 

Pescara (4-3-3): Fiorillo, Balzano, Coda (40’st Fornasier), Perrotta, Fiamozzi, Valzania, Brugman, Machin, Falco (1’st Capone), Mancuso (40’st Baez), Pettinari. A disposizione: Baiocco, Yamga, Bunino, Cocco, Mazzotta, Gravillon, Carraro, Cappelluzzo, Coulibaly. All.: Giuseppe Pillon

Spezia (4-3-1-2): Manfredini, De Col, Terzi, Giani, Lopez, Bolzoni (1’st Mulattieri), Pessina, Maggiore (1’st Augello), De Francesco, Marilungo, Forte (13’st Granoche). A disposizione: Di Gennaro, Ceccaroni, Juande, Forte, Palladino, Masi, Ammari. All.: Fabio Gallo

Arbitro: Sig. Davide Ghersini (Genova)

Reti: 13′ pt Mancuso su rigore (P), 15′ pt Mancuso (P), 8’st Mancuso (P), 22′ st De Francesco (S), 28′ st Mulattieri (S)

Corner: 6-4 per lo Spezia

Ammoniti: Coda (P), De Col (S), Fiorillo (P), Lopez (S), Granoche (S)

 

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