PESCARA, 17 ottobre – Muore in seguito ad un ictus e dona fegato, reni e cornee, dando nuova speranza ad altre persone: è la storia di un 63enne di Silvi, M.D.A., morto all’ospedale di Pescara, dove era ricoverato da martedì scorso. Nel corso della notte le operazioni di prelievo degli organi, che si sono concluse stamani: per il fegato e i reni sono arrivate equipe da Roma, mentre il personale di Pescara si è occupato del prelievo delle cornee, destinate alla ‘Banca degli occhi’ dell’Aquila. 

L’uomo martedì sera era stato trasferito nel reparto di Rianimazione, a Pescara, dall’ospedale di Penne, dove era stato inizialmente ricoverato in seguito all’ictus. Le sue condizioni non sono mai migliorate, fino a quando ieri mattina è stata fatta una diagnosi presunta di morte cerebrale. A quel punto è stato avviato il cosiddetto periodo di osservazione, al termine del quale, dopo l’assenso dei familiari, si è proceduto al prelievo degli organi.

Dopo il ricovero a Pescara era stato accertato che l’uomo doveva scontare una condanna di sette mesi per truffa, fatti avvenuti alcuni anni fa, ma l’ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale di Teramo, non è stato eseguito.